#Giarre, le contraddizioni della "grande opposizione"

Un Consiglio comunale in due tempi con due temi infuocati per tempo: il primo, l’apertura delle ostilità al sindaco da parte dei consiglieri di Articolo 4 e Proposta popolare, il secondo la reazione del Consiglio agli ultimi avvenimenti riguardanti l’ex ospedale, con il proposito di portare la battaglia contro l’Asp nelle aule giudiziarie.
Ma andiamo per ordine. Martedì sera l’opposizione è uscita allo scoperto con un documento molto duro, contro l’amministrazione Bonaccorsi, letto da Orazio Scuderi. Il consigliere ha fatto riferimento a un recente incontro che gli otto di Articolo 4 e Proposta popolare hanno avuto con i loro riferimenti politici all’Ars: gli onorevoli del Pd Luca Sammartino e Valeria Sudano. Scuderi ha quindi elencato quelli che reputa i fallimenti della giunta Bonaccorsi, puntando, tra l’altro, il dito contro lo slogan del “cemento zero”, il debito del Comune, l’assenza di trasparenza, la poca pulizia della città e il collegio di difesa. «Siamo delusi per la manifestata arroganza e prepotenza di chi sinora ha amministrato – ha detto - siamo delusi perché gli errori sono stati commessi da parte di chi ha voluto dimostrare di essere un superuomo».
Il sindaco ha replicato alle accuse spiegando, tra l’altro, di essere fiero del “saldo volumetrico zero”, che i risparmi ottenuti dalla riduzione degli incarichi ad esperti servono per pagare i debiti e che occorre addebitare la responsabilità a chi sporca la città.
Ma molto importante è stata la presa di distanze di Tania Spitaleri del Pd da alcune dichiarazioni di Scuderi, soprattutto a proposito dell’elogio della passata sindacatura Sodano.
Ne è nata una diatriba che ha evidenziato contraddizioni all’interno di questa “grande opposizione”, ormai maggioranza consiliare. Scuderi ha ammesso diversità di vedute con il consigliere del Pd Spitaleri e per giustificare il suo legame agli onorevoli Sudano e Sammartino, sempre del Pd, ha parlato di diverse ideologie che si stanno formando nel partito di Renzi, aggiungengo che adesso il Pd si sta comportando da partito di centro-destra. Un dibattito consiliare acceso, quindi, che ha portato il segretario cittadino del Pd, Dario Li Mura, a commentare: «Se qualche consigliere comunale pensa al Pd come un albergo ad ore si sbaglia, io non ci sto».
Il Consiglio si è poi aggiornato a ieri mattina, in seduta straordinaria nei locali dell’ex ospedale di via Forlanini. Bersaglio della seduta la chiusura del pronto soccorso senza attivazione dei servizi sostitutivi. La presidente della commissione consiliare sull’ospedale, Tania Spitaleri, spiega: «Nell’accordo che il sindaco ha sottoscritto con l’Asp era prevista una risposta adeguata alle emergenze-urgenze, una copertura del servizio 24 ore su 24, personale adeguato. Tutto resta sulla carta se non abbiamo la strumentazione e le risorse umane adeguate ad implementare quanto previsto nella delibera che già abbiamo definito un accordo al massimo ribasso».
«Il verbale dell’Asp che abbiamo sottoscritto – ha detto il sindaco Roberto Bonaccorsi - era un punto di compromesso rispetto alle nostre aspettative e alle possibilità dell’Asp: sembrerebbe non sia stato rispettato dall’Asp;  domani mattina (oggi ndc) verrà il dott. Franco Luca a esporci lo stato dell’arte, dopodiché decideramo sul da farsi,  in maniera congiunta insieme ai Consigli comunali del Distretto e mi auguro anche con tutti i sindaci».




 

Numerosi gli interventi dei Consiglieri comunali alla seduta straordinaria tenutasi, ieri mattina, in ospedale. Tra i tanti, Gianni Gulisano ha puntato il dito contro l’assessore regionale Rita Borsellino, venuta più volte a Giarre a fare passerella e promesse non mantenute; secondo Gulisano andrebbero chieste le dimissioni della Borsellino e del governatore Crocetta. Gabriele Di Grazia ha chiesto la rimozione dei vertici dell’Asp e che si verifichi se ci sono gli estremi per una denuncia di natura penale. Giovanni Barbagallo, dopo avere rimarcato il disastro del governo Crocetta, ha chiesto risposte certe sulla sorte dell’ospedale, evidenziando come le morti degli ultimi ultimi giorni non siano da imputare a errore umano ma a carenza strutturale e organizzativa: «Ci  batteremo - ha concluso - perché sia creato un Punto territoriale di emergenza». Salvo Zappalà ha proposto un incontro con tutti i sindaci e i presidenti dei Consigli comunali dei comuni del distretto.
Lunedì prossimo alle ore 20 il Consiglio tornerà a riunirsi per approvare una mozione che sarà condivisa con altri Consigli comunali.
Maria Gabriella Leonardi
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia il 6 maggio 2015

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