Giarre, incontro di Labdem sulla mafia

 "Lotta alla mafia e alla criminalità, lo sviluppo dell'area jonico-etnea passa per la legalità". Su questo tema  Labdem, formazione nata all’interno del Pd e che fa capo all’eurodeputato Gianni Pittella, ha organizzato un incontro nel salone degli specchi del palazzo municipale. 
L’argomento, come ha sottolineato il segretario del Pd cittadino, Dario Li Mura, è stato affrontato in maniera molto concreta, a partire dal riepilogo dei principali fatti criminosi che hanno interessato il territorio, presentati dal giornalista Mario Previtera.
Inevitabile il riferimento alle elezioni nel vicino comune di Mascali, sciolto per mafia un paio di anni fa e dove la campagna elettorale si sta svolgendo in un clima di intimidazione e fra atti incendiari.
Impossibile anche non parlare dell'infiltrazione della criminalità nella gestione del servizio rifiuti. E in proposito i deputati regionali Fabrizio Ferrandeli, vicepresidente della commissione antimafia dell’Ars, e Concetta Raia, deputato Pd Ars, hanno fatto il loro mea culpa, visto che la regione ha lasciato i Comuni senza una legge, un piano sui rifiuti dopo lo sciolgimento degli Ato.





«Giarre non è mai stata un’isola felice – ha affermato Salvo Vitale, del Labdem jonico-etneo – il binomio legalità e sicurezza è ciò che rende attrattivo un territorio». Vitale ha, tra l’altro, proposto ai comuni (presenti alcuni sindaci dell’hinterland) di usare tutte le nuove tecnologie per consentire al cittadini di poter seguire l’iter delle pratiche, nella massima trasparenza».
  «Soprattutto i ragazzi – ha detto Salvo Andò, presidente di Laboratorio democratico - devono capire che senza legalità non c’è crescita e sviluppo garantire la legalità nelle piccole cose significa produrre ricchezza».
Maria Gabriella Leonardi
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia il 22 maggio 2015

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