La processione del venerdì santo a Giarre

Per il terzo anno consecutivo la processione del venerdì santo a Giarre si è conclusa sul sagrato del Duomo e non all’interno, visto che ancora la chiesa è invasa dai ponteggi dei lavori ancora incompiuti. Ma per il primo anno, venerdì, la processione si è conclusa anche sotto qualche goccia d’acqua che ha costretto l’arciprete ad una riflessione più breve e soprattutto a portare immediatamente i simulacri del Cristo morto e dell’Addolorata dentro la chiesa.
Ma a parte le goccerelline finali di pioggia, la processione del venerdì santo resta l’appuntamento più partecipato dai giarresi, in una città dove non aggregano né il santo patrono, né lo sport. E forse per questo la processione del Cristo morto da Calvario Peri alla chiesa madre è il momento più identitario di Giarre, l’unica occasione durante l’anno in cui la cittadinanza si ritrova. «Percorriamo la via dell’amore – ha esortato al termine l’arciprete del Duomo, Domenico Massimino - percorriamo la via dell’obbedienza a Dio, percorriamo la via della solidarietà fraterna e percorreremo la via della vita e saremo vincitori per sempre, per l’eternità, insieme a Cristo Gesù».
Maria Gabriella Leonardi
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia il 5 aprile 2015

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