Giarre, recuperate aree del lungo torrente all'interno del parco di Macchia

L’erba è tagliata, non vi sono rifiuti né nelle aiuole, né nei vialetti, le rose sono curate e vi sono dei giochi per i bambini, nuovi e in buone condizioni, in modo che i genitori che portano al parco i figli possono farli giocare. Insomma, tutto ciò che dovrebbe essere normale in parco finalmente, una volta tanto, è realtà anche a Giarre. Ma non solo perché ultimamente sono state in più recuperate delle aree che prima erano inaccessibili. Stiamo parlando del parco giardino di Macchia che si presenta così come dovrebbe essere ogni spazio pubblico a verde cittadino, senza che siano necessari impegni di spesa eccezionali. Unica pecca i bagni, problema che ogni estate si ripresenta, visto che il parco ospita numerose manifestazioni ricreative durante la bella stagione. «Il parco – spiega l’assessore ai parchi Salvo Patanè - è sempre stato pulito e curato grazie al custode, Giovanni Trovato, che se occupa da almeno vent’anni.




La novità è il recupero di alcuni viali che non erano mai stati disboscati: il parco, infatti, è molto più ampio di quanto si conosce normalmente e arriva sino al lungo torrente; questa è stata una zona che è stata a lungo inaccessibile. Abbiamo fornito al custode gli attrezzi da lavoro che aveva richiesto e in più è stato coadiuvato da lavoratori in mobilità che hanno prestato servizio al Comune, così come avevamo richiesto al Centro per l’impiego, e da lavoratori dei cantieri di servizio. Il

recupero di questi spazi rientra in un progetto sul lungotorrente che speriamo di potere realizzare. Per quanto riguarda i bagni speriamo di trovare le risorse per ripristinarli, è un problema che rientra tra le priorità dell’amministrazione».
Maria Gabriella Leonardi

Pubblicato sul quotidiano La Sicilia il 19 aprile 2015

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