Giarre, due commissioni pensano a rivedere le tariffe per l'uso delle sale comunali

Rivedere le tariffe per l'uso delle sale comunali, utilizzate tantissimo da associazioni e organizzazioni varie, ma sempre più deteriorate dall'usura e bisognose di manutenzione.
E’ stato questo il tema al centro di una riunione, tenutasi ieri mattina, in Municipio di Giarre della Iª commissione consiliare, competente su “Affari generali” e presieduta da Patrizia Lionti, e della IIIª commissione, competente su “Bilancio e finanze” e presieduta da Carmelo Strazzeri. All’ordine del giorno la definizione del livello di copertura dei costi dei servizi a domanda individuale.
Le sale comunali in questione sono il teatro Rex di via Teatro, la sala Romeo del palazzo delle culture, il salone degli specchi del palazzo municipale e la sala Messina di via Calderai, lato est e lato ovest.



«Queste sale si stanno deteriorando tantissimo - spiega Patrizia Lionti - tra onlus e iniziative realizzate con il patrocinio del Comune, i privati pagano in pratica solo per i matrimoni nel salone degli specchi. Stiamo cercando di disciplinare meglio per prevedere anche una manutenzione e rendere queste sale più dignitose. L'idea è quella di individuare una sala adibita a chi ne fa richiesta a titolo gratuito e fare in modo che, invece, il salone degli specchi non possa più essere concesso a titolo gratuito essendo il salone di rappresentanza».
«A partire da una proposta di delibera - aggiunge Carmelo Strazzeri – ci siamo resi conto che i costi di queste sale sono superiori ai ricavi: vi è un grosso utilizzo da parte dei cittadini ma pagano in pochi perchè il regolamento prevede molte esenzioni e quindi queste sale vengono concesse troppo spesso a uso gratuito. Per potere reinvestire gli introiti nella manutenzione sarà necessario, al momento dell'approvazione del bilancio, prevedere un capitolo apposito ove inserire questi introiti».
Il problema più grosso è poi la pulizia: coloro che richiedono le sale non sempre dopo l’utilizzo, infatti, eseguono le pulizie a regola d’arte e capita, quindi, che chi arriva dopo trovi spesso la sala sporca. Per questo motivo i consiglieri comunali stanno pensando di far gestire solo al Comune la pulizia delle sale facendo, però, versare una quota a chi ne fa richiesta di utilizzo.
Maria Gabriella Leonardi
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia il 23 aprile 2015

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