Giarre, cassonetti nuovi vandalizzati e raccolta differenziata niente

Lo sapevamo che sarebbero durati da Natale a Santo Stefano, ma il vedere vandalizzati i cassonetti nuovi della raccolta differenziata, acquistati e collocati in diversi punti di Giarre meno di un anno fa, e il tutto senza che la raccolta differenziata sia partita duole al cuore e soprattutto alle tasche dei cittadini. Basta prendere ad esempio la postazione ecologica che si trova in via Teatro ad angolo con la via Don Tommaso Leonardi. A vederla ieri di ecologico non aveva proprio nulla: i cassonetti erano circondati da una montagna di sacchetti di spazzatura e, soprattutto, il cassonetto marrone per l’umido e il cassonetto nero per l’indifferenziato erano stati forzati e aperti ed erano colmi di sacchetti.




Di certo, ieri i rifiuti non sono stati raccolti adeguatamente in questa strada e questo ha suscitato le proteste dell’assessore all’ecologia Salvo Patanè nei confronti della ditta che gestisce il servizio. Ma per i cassonetti  vandalizzati cosa si deve fare? Con il nuovo appalto poi ne saranno comprati altri nuovi? Altri cassonetti inutili? «C’è una logica crescente di disimpegno da parte dei cittadini che reagiscono con un abbrutimento di comportamenti singoli e di gruppo – dice l’assessore Patanè –.  A mio avviso c’è un problema sociale, un disagio che in parte si sfoga sulle cose che sono di tutti. A questo poi si aggiunge l’indolenza e l’inciviltà che ci sono state sempre. Questi cassonetti sono recuperabili, e non sarà comprando più cassonetti si risolvono i problemi. Con il nuovo appalto, nelle aree dove sono dislocati i cassonetti saranno anche posizionate delle telecamere per la videosorveglianza. E’ anche assurdo pensare di dovervi ricorrere, ma se non si recapitano a casa sanzioni per comportamenti scorretti questi comportamenti non si potranno arginare».
Maria Gabriella Leonardi
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia il 14 aprile 2015

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