Giarre, Articolo 4 adesso siede tra i banchi dell'opposizione

Cambia anche visivamente la geografia politica nel Consiglio comunale di Giarre. Lunedì sera, infatti, per la prima volta, i consiglieri del gruppo di Articolo 4, e Vittorio Valenti di Proposta popolare, si sono seduti dei banchi dell’opposizione, pur senza avere fatto prima alcuna dichiarazione di passaggio all’opposizione. Si sono praticamente svuotati i banchi della ex maggioranza, mentre tra i banchi dell’opposizione adesso si sta stretti.
In via preliminare, Raffaele Musumeci, capogruppo di Articolo 4 ha spiegato di avere inviato una richiesta di intervento all’Ufficio ispettivo della Regione affinché verifichi se sia stata rispettata o meno dalla giunta la volontà espressa dal Consiglio comunale al momento della rideterminazione della dotazione organica dell’Ente. Ma durante la seduta non sono stati votati atti e il Consiglio è stato rinviato a data da destinarsi. I consiglieri non hanno potuto che discutere dei nuovi posti occupati da Articolo 4 che forse ha colto alla sprovvista.




Tania Spitaleri del Pd ha denunciato tanta confusione e di vedere pochi consiglieri di maggioranza ormai senza un comandante. «Non si era mai verificato un empasse di questo tipo», ha rimarcato, stigmtizzando il fatto che Giarre sia l’unico Comune ove i cittadini non conoscono il nome dell’assessore ai lavori pubblici ma conoscono il nome dei dirigenti. Il consigliere Giovanni Barbagallo della “Lista Nello Musumeci” ha denunciato come la sua maggioranza si sia dissolta come neve al sole e ha chiesto al gruppo Articolo 4 di dichiarare esplicitamente se sta nella maggioranza o all’opposizione.
Francesco Cardillo, di Forza Italia, ha chiesto al Consiglio di recuperare, con responsabilità, lo spirito produttivo dimostrato alcune sedute fa, quando furono approvati molti atti: e questo aldilà delle difficoltà che adesso, probabilmente, l'amministrazione incontrerà.
Raffaele Musumeci, capogruppo di Articolo 4, ha alla fine chiarito che non c’è più né maggioranza né opposizione e che, in pratica, si voterà in base agli atti: “La maggioranza – ha concluso – si fa in Consiglio”.
Maria Gabriella Leonardi
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia il 15 aprile 2015

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