Confcommercio contro la chiusura del pronto soccorso di #Giarre

Le delegazioni Confcommercio di Giarre,  Riposto e Fiumefreddo di Sicilia ieri in una nota hanno espresso la propria delusione nei confronti della classe dirigente che «a vari livelli ha, negli ultimi 10 anni, progressivamente spogliato l’ospedale di Giarre condannandolo inesorabilmente alla chiusura». Nella nota, firmata dai presidenti di Confcommercio Francesco Candido (Giarre), Salvatore Costarelli (Riposto) e Laura Pennisi (Fiumefreddo di Sicilia) si ritiene assurdo che «dalla razionalizzazione della rete ospedaliera regionale, si possa pensare per Giarre ad una struttura di emergenza non operativa 24 su 24, che debba ricorrere ad ambulanze medicalizzate piuttosto che in una sede naturale come il pronto soccorso». Confcommercio sostiene di vedere negati non solo il diritto alla salute ma anche il diritto alla vita per coloro che, bisognosi di un servizio di emergenza, dovranno  essere trasportati al pronto soccorso di Acireale, a rischio collasso, e ritiene inoltre strumentale ed inopportuna la conferenza stampa di presentazione del servizio di pronto intervento organizzato nell’Asp di Catania in quanto trattasi di un servizio che veniva già espletato sul territorio  fatto passare come innovativo.




L’associazione annuncia che continuerà la propria battaglia per richiedere l’osservanza del diritto alla salute per i residenti ed i numerosi turisti, valutando persino se sussistono i termini per una denuncia cautelativa penale nei confronti di chi ha perpetrato la spoliazione del presidio ospedaliero.

Maria Gabriella Leonardi
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia il 24 aprile 2015

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