Giarre, la controproposta del sindaco per l'ospedale

Il sindaco Roberto Bonaccorsi e la commissione consiliare sull'ospedale, presieduta da Tania Spitaleri, hanno pronta una controproposta sul futuro dell’ospedale di Giarre da presentare all’Asp di Catania. L’azienda sanitaria, nei giorni scorsi, aveva consegnato al primo cittadino un cronoprogramma di interventi per il nosocomio di via Forlanini. Prima di presentare la controproposta all’Asp Bonaccorsi, questa mattina, alle ore 10,30, in Municipio, incontrerà i suoi colleghi sindaci per esporre la cronistoria delle più recenti iniziative adottate in difesa dell’ospedale di Giarre, che sono partite già l’anno scorso e che hanno raggiunto il culmine dallo scorso mercoledì, da quando, cioè, il sindaco ha trasferito il proprio ufficio istituzionale dentro l’ospedale.





L’incontro odierno dovrebbe anche unificare il fronte dei sindaci superando frizioni che non servono ad alcuno e, soprattutto, non giovano alla causa. Dall’anno scorso a oggi, sull’ospedale si è infatti assistito ad un “conto alla rovescia”: a febbraio 2014, l’assessore alla sanità Borsellino al sindaco Bonaccorsi e agli altri rappresentati del territorio aveva annunciato che l’ospedale avrebbe avuto 89 posti letto per acuti. A novembre viene annunciata la chiusura dell’ospedale, decisione poi rinviata dopo l’intervento del sindaco Bonaccorsi in commissione sanità all’Ars,  nell’attesa di due anni di valutazione delle performance del nosocomio. Ma nel decreto assessoriale dello scorso gennaio i posti letto si sono ridotti a 16; anche se poi in commissione sanità all’Ars viene precisato dall’assessorato che si è trattato di un refuso.

«Per noi - dice Tania Spitaleri- è imprescindibile il mantenimento dei 57 posti letto per acuti. Per questo chiederemo al governo regionale la modifica del decreto emesso a gennaio».

«Della proposta pervenuta dall’Asp – spiega Roberto Bonaccorsi - non ci va bene la tempistica e per questo vorremmo un’accelerazione del cronoprogramma. Abbiamo aggiunto, inoltre, ulteriori richieste: aumentare l’attività del day hospital e qualche ambulanza in più. Ma la “conditio sine qua non” è il chiarimento sul “refuso” sul decreto: se i 16 posti letto assegnati a Giarre nel decreto di gennaio dell’assessore regionale alla sanità sono davvero un refuso non ci sarà alcun problema a correggerlo. Ma se refuso non è, come purtroppo penso, in questo caso non ci muoveremo dall’ospedale fin quando non ci verranno a spiegare perché lo stanno chiudendo. Non vogliamo difendere posizioni indifendibili, vogliamo difendere l’ospedale».

Maria Gabriella Leonardi
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia 5 marzo 2015

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