Provincia di #Catania, da mesi si attende l'esito dei pap test, dall'inizio dell'anno gli stomizzati senza ausili...

Donne spazientite attendono da mesi di conoscere l’esito del pap test e si lamentano con il personale medico del consultorio dove hanno effettuato il prelievo. Come riferiscono alcune di queste pazienti, infatti, da dicembre, in tutti i consultori della Asp di Catania è  stata sospesa la lettura dei pap test per la scadenza del contratto di lavoro dei citologi. Questo esame è un servizio pubblico molto importante per la prevenzione del carcinoma del collo uterino. Solo per le utenti del consultorio di Giarre sono più di cento i vetrini in giacenza nel Centro oncologico di Catania, ma con ogni probabilità altrettanti ve ne sono per gli altri consultori dell’Asp di Catania. Tutti quanti non sarebbero stati informati in tempo utile e hanno continuato ad effettuare i prelievi. Da qui le lamentele delle pazienti che aspettano il risultato di un esame effettuato mesi fa, esito che in genere, in un mese, ricevevano. Se qualcuna tra le pazienti avesse un esito positivo da attenzionare starebbe perdendo tempo prezioso.
Alcune utenti riferiscono che solo sei giorni fa è arrivata ai consultori la comunicazione dall’Asp che indicava di non effettuare i prelievi e, nel contempo, di contattare tutte le signore per comunicare il ritardo nella consegna degli strisci.
Dall’Asp di Catania confermano che si sono verificati problemi di carattere amministrativo che si stanno risolvendo e si conta di riattivare il servizio al più presto.




Non possono aspettare, invece, gli stomizzati, i pazienti con vescica neurologica o chi pratica autocateterismo, pazienti che dall’inizio dell’anno sono rimasti senza ausili. Gli stomizzati sono pazienti che hanno subito un intervento chirurgico che ha creato un’apertura nel corpo per mettere in comunicazione l’apparato intestinale o urinario con l’esterno. Pazienti che quindi vivono ad esempio con una sacca esterna ove si raccolgono le feci. Secondo quanto riferisce un paziente, Martino Florio, l’Asp ha disdetto il contratto con la ditta che forniva gli ausili ma non si è provveduto per garantire continuità al servizio. Da gennaio, quindi, niente ausili. «Chi può permetterselo compra in farmacia questi ausili che costano parecchio – dice Florio – si compra per necessità senza avere avuto prima l’autorizzazione all’acquisto che serve poi per il rimborso». Ma chi non può permetterselo? Dove metterà, nel frattempo, le feci? E quanti tra i mille pazienti circa dell’Asp 3 che sono in questa condizione non possono permettersi l’acquisto degli ausili?
Dall’Asp assicurano che il problema è affrontato e si conta di risolverlo nel più breve tempo possibile.
Maria Gabriella Leonardi
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia il 12 febbraio 2015

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