Giarre, in Consiglio comunale rivoluzione targata Articolo 4

Un momento della seduta di mercoledì 11.
Orazio Scuderi che annuncia
la federazione con Articolo 4
Da mercoledì 11 febbraio è cambiato tutto nella geografia politica del Consiglio comunale di Giarre. Il gruppo consiliare “Articolo 4”, infatti, da due consiglieri, Raffaele Musumeci e Carmelo Strazzeri, è cresciuto di altri 4 membri: Vincenzo Mangano, consigliere di maggioranza, e Gabriele Di Grazia, Gianni Gulisano e Zalvo Zappalà dell’opposizione. Ad “Articolo 4” si è poi federato il gruppo “Proposta popolare” formato da Orazio Scuderi e Vittorio Valenti. Totale 8 consiglieri su 20 che formano una sola compagine che non si colloca nè in maggioranza, né all’opposizione ma che con la forza dei numeri vuole e può determinare le future decisioni politiche.
I consiglieri si sono dichiarati tutti vicini al deputato regionale Luca Sammartino. “Proposta popolare” si è proclamata vicina anche all’on. Valeria Sudano. Capogruppo di “Articolo 4” è Raffaele Musumeci che ha letto un documento comune in cui si denuncia la «non sufficiente adeguatezza politico-amministrativa finora palesata nelle scelte intraprese» e «l'assenza di politiche rispondenti ai reali bisogni della città e di coloro che la vivono e vi operano».  E ancora  «Incapacità di ascolto dei bisogni e delle proposte e  assenza di risposte all'altezza di una valida coalizione di governo».




In aula è nato un ampio dibattito: tra gli interventi Tania Spitaleri ha accusato l’”ammucchiata” di non avere alcun punto programmatico. Francesco Cardillo ha elogiato la capacità aggregativa dell’on Sammartino e ha sottolineato il fallimento politico del progetto di opposizione. Giovanni Barbagallo aspetta con i fatti di capire dove finisca l’opposizione.
8 consiglieri su 20 possono bloccare o determinare l’attività del Consiglio comunale, o pretendere di essere rappresentati da due, tre assessori. Cosa farà adesso il sindaco Bonaccorsi? Laconica ieri la sua dichiarazione: «Solo 19 mesi fa i giarresi hanno votato la mia proposta e bocciato in maniera netta le altre proposte. Ogni altra ipotesi diversa da quella votata dagli elettori sarebbe un tradimento del mandato popolare ricevuto con il voto. Prendo pertanto atto di quanto comunicato dai consiglieri e farò le mie valutazioni».
Insomma, si è aperta una nuova pagina della politica giarrese dagli esiti imprevedibili.
Maria Gabriella Leonardi
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia il 14 febbraio 2015

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