Giarre, denunciare il racket conviene: per dieci anni impresa non pagherà tasse comunali

Per la prima volta viene concretamente applicato a Giarre il regolamento per il sostegno alle imprese che sporgono denuncia nei confronti di atti di estorsione e/o usura, approvato dal Consiglio 
comunale il 21 dicembre 2009. Grazie a questo regolamento, un’impresa giarrese vittima di un attentato incendiario a scopo estortivo e di numerose e insistenti minacce, documentate e denunciate ai Carabinieri, ha ottenuto l’esenzione, per dieci anni, dal pagamento di tutte le imposte comunali: Imposta comunale sugli immobili, tassa smaltimento rifiuti solidi urbani, Tassa per l’occupazione del suolo pubblico, Imposta comunale sulla pubblicità e i canoni idrici. La giunta comunale ha, infatti, deciso il sostegno alla ditta “Ambulanze Angelo Turrisi” che a giugno dell’anno scorso ha subito un pesante attentato incendiario-intimidatorio che le ha distrutto due ambulanze.





Un attentato che è arrivato dopo minacce, messaggi minatori scritti, e non solo, tutto sempre denunciato ai Carabinieri.
Angelo Turrisi, a differenza di altri che si rassegnano a pagare il pizzo o a chiudere l’attività, non si è, invece, piegato a queste minacce e ha sempre collaborato con le forze dell’ordine. Da due consiliature è consigliere comunale, in questa consiliatura è anche vice-presidente del Civico consesso, e quindi conosce questo regolamento che forse a molti giarresi non è noto, che è stato pubblicizzato a suo tempo, ma poi è finito nel dimenticatoio.
Mentre, invece, questo regolamento è attualissimo ed è bene ricordarlo perchè potrebbe essere un sollievo per altre imprese vittime del racket che denunciano i loro aguzzini e collaborano con le forze dell’ordine.
A seguito di apposita istanza, il Comune ha verificato quanto dichiarato, le minacce subite, le denunce ai Carabinieri e, essendoci tutte le condizioni indicate dal regolamento, è stato possibile applicare le agevolazioni. «Abbiamo applicato un atto deliberato durante la precedente amministrazione, un’iniziativa lodevole – dice il sindaco Roberto Bonaccorsi -. Mi auguro di non trovarci più nella condizione di doverlo applicare perché non ci siano altri attentanti di natura estortiva».

Maria Gabriella Leonardi
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia il 5 febbraio 2015

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