Rimozione della cenere vulcanica. Un primo punto della situazione

Dopo la pioggia di cenere lavica a sorpresa, ieri pomeriggio è stata la volta di un intenso temporale che ha rinviato tutti i primi interventi già disposti di prima mattina per la rimozione della sabbia (diventata fango) dalle strade e dagli spazi pubblici.
Il Centro operativo comunale di Protezione civile è stato attivato dal sindaco Roberto Bonaccorsi nelle ore successive alla caduta di cenere vulcanica. Due le riunioni operative tenutesi ieri, una in mattinata e una alle 17. Disposti una serie di interventi la cui realizzazione concreta, però, dipenderà dalle condizioni meteo. Programmata  la pulizia delle piazze utilizzando gli operai comunali e i lavoratori in mobilità che stanno prestando servizio nel Comune di Giarre. Di seguito si procederà la rimozione della cenere nelle scuole, in questi giorni chiuse per le vacanze di Natale. Togliendo i giorni festivi, ci sono solo quattro giorni lavorativi prima della ripresa delle attività scolastiche. E togliendo i giorni di brutto tempo chissà quanti ne resteranno.
La Protezione civile ha inviato a Giarre una squadra di 5 unità che effettuerà un primo monitoraggio della città e poi procederà con la pulizia dei marciapiedi. Inutile ricordare che per rimuovere la cenere è necessario che prima sia asciutta. Il Comune ha chiesto alla Protezione civile l'invio di altri uomini. «Esprimo un particolare e sentito ringraziamento alla Protezione civile regionale e provinciale per la disponibilità dimostrata», ha detto il sindaco Roberto Bonaccorsi.
Altre unità dell’Associazione temporanea di impresa GeoTech (che gestisce la raccolta dei rifiuti) sono state impegnate per svolgere alcuni interventi di spazzamento della cenere vulcanica su strade e piazze.   
Dato che tutto dipende da che tempo farà, solo stamattina alle ore 8 si deciderà il da farsi.
Per quanto riguarda la sabbia vulcanica eliminata dagli spazi privati, così come previsto nell’ordinanza emanata domenica 28, è fatto divieto assoluto di deposito nei cassonetti per la raccolta differenziata. La cenere dovrà essere raccolta in sacchetti di plastica, o altri recipienti a perdere, e depositata davanti la propria abitazione o in aree adiacenti ove non costituisce ostacolo al transito di veicoli e/o pedoni.
Immancabile poi il capitolo sulla dotazione strumentale e umana di cui i comuni solitamente colpiti dal fenomeno delle piogge di cenere vulcanica dovrebbero disporre per affrontare ogni evento con celerità. E qui tutto è fermo. Di nuovo c’è solo il grido di allarme che lancia il sindaco Bonaccorsi per l’assenza di un ente sovracomunale,  provincia o liberi consorzi, che, in questo caso, avrebbe dovuto farsi carico di questa problematica, dato che sono interessati al fenomeno diversi comuni. «A livello sovracomunale il territorio è nelle mani di nessuno – dice il primo cittadino giarrese – in tutta Italia si stanno organizzando i liberi consorzi, qui non sappiamo con chi parlare. L’interlocutore diventa la Regione che abbiamo investito ma che è lontana.  Non si può restare senza un ente sovracomunale».
Maria Gabriella Leonardi





Pubblicato sul quotidiano La Sicilia il 30 dicembre 2014

Neanche ieri mattina è stato possibile rimuovere la cenere piovuta domenica pomeriggio. Anche se il cielo era sereno, la sabbia intrisa di acqua, praticamente fango, non poteva essere rimossa. Il Comune di Giarre per questo nuovo evento cenere ha attivato domenica stessa il Centro operativo comunale di protezione civile e ha trovato subito la collaborazione del Dipartimento regionale di protezione  civile. In particolare, ieri il Comune ha formalizzato una richiesta di intervento al Dipartimento. Grazie a questa istanza sta intervenendo il Servizio vulcanologia etneo della Protezione civile provinciale, diretto dall’ing. Nicola Alleruzzo, che sta incaricando ditte idonee per la raccolta e il trasporto della  cenere vulcanica. Queste ditte si occuperanno dello spazzamento, della raccolta e del trasporto della cenere; la misura del loro intervento dipenderà dal finanziamento che concederà il Dipartimento regionale della Protezione civile. Già oggi potrebbero iniziare i lavori di rimozione, dipenderà anche dalle condizioni meteo.  
Per quanto concerne il conferimento della cenere in una discarica autorizzata dovrà provvedere, invece, il Comune di Giarre.
Il Dipartimento di Protezione civile invierà dei volontari che si occuperanno dello spazzamento manuale: potrebbero essere operativi oggi, più probabilmente venerdì 2 gennaio.
Per gli interventi di pulizia saranno utilizzati anche operatori comunali.
Come spiega il dirigente comunale, Venerando Russo, si provvederà prima con le piazze, le scuole, i marciapiedi delle strade principali per andare, a mano a mano, verso l’esterno.
Per quanto riguarda la pulizia degli spazi privati, come ricorda il dirigente Russo, la cenere raccolta dentro sacchetti non deve essere mischiata con i rifiuti e i sacchetti con la sabbia vulcanica andranno esposti per strada nel momento in cui il Comune provvederà al ritiro.
M.G.L.
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia il 31 dicembre 2014

Commenti