I problemi di una cappella comunale nel cimitero di Trepunti di #Giarre

foto di Katiuscia Patanè
Neanche da morti si sta in pace. Verrebbe da pensare questo ascoltando le segnalazioni di una cittadina riguardo a una cappella comunale del cimitero di Trepunti, costruita circa 25 anni fa e lasciata incompleta. Secondo quanto riferisce la signora, mancano, infatti, plafoniere, gli ascensori non sono adeguatamente coperti, non ci sono lavandini e, invece, vi si trovano fili elettrici scoperti. Inoltre, ogni volta che piove, la struttura si allaga e viene chiusa. Le infiltrazioni di acqua piovana hanno causato danni e si teme possano causare la caduta di pezzi di intonaco. Malgrado tutto ciò, i defunti vi vengono regolarmente tumulati e, dato che seppellire un defunto è molto costoso, ci si chiede come vengano spesi questi soldi incassati dal Comune.




 
Abbiamo esposto la questione all’assessore ai servizi cimiteriali, Antonino Raciti, che ci ha riferito: «In questa cappella è già stato effettuato un intervento sul tetto per sanare il problema dell’umidità. E’ vero che ancora la traccia di umidità è visibile ma, dato che si è già intervenuto, il problema non dovrebbe ripetersi. Inoltre, non esiste pericolosità dei fili elettrici in quanto l’impianto è a bassa tensione. E’ vero che gli ascensori non sono chiusi adeguatamente: provvederemo, anche per evitare che entrino colombe o animaletti. I vetri sono stati sostituiti e gli interventi per assicurare la sicurezza sono stati eseguiti; a tal fine si è anche realizzata una recinzione attorno alla cappella. Il lavandino non è stato volutamente collegato con lo scarico a seguito di quanto avvenuto in altre cappelle ove, a causa dell’incuria delle persone, lo scarico si otturava e si allagava la cappella».  
Maria Gabriella Leonardi
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia il 13 gennaio 2015

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