Giornata della memoria: lettera a studenti e onorificenza a famiglia deportato giarrese

In occasione del giorno della memoria, celebrato ieri, l’assessore
alla pubblica istruzione, Antonino Raciti, ha scritto una lettera agli
studenti che frequentano le scuole di Giarre di ogni ordine e grado.
Nella missiva, l’assessore Raciti scrive «Anche se il pensiero comune
è quello che fatti come quelli accaduti non potranno più ripetersi,
dobbiamo purtroppo constatare che anche oggi, in molte parti del
mondo, ed anche vicino a noi, sopravvivono ancora semi di razzismo, di
intolleranza e di totalitarismo».
Raciti poi, facendo riferimento alla quotidianità, ricorda che anche
nei gesti di violenza, nella mancanza di rispetto verso gli altri,
nella disattenzione nei confronti dei più deboli c’è il monito che
nella storia dell’umanità la stagione dei diritti e del rispetto della
persona umana non può mai darsi per scontata e non può ritenersi
acquisita per sempre.
«Ricordare quel terribile evento della persecuzione e della
deportazione di un popolo – prosegue nella lettera Raciti - diventa
allora l’occasione per riflettere anche sui temi dei diritti umani,
della pace, del valore della vita, della centralità della persona e,
nello stesso tempo, l’occasione per fornire ai giovani gli strumenti
per distinguere la differenza tra paura e speranza, tra bene e male,
elementi da discriminare per garantire il futuro della nostra
civiltà». 






Il libro con le memorie di Garufi

La commemorazione più significativa di ieri per Giarre, si è tenuta in Prefettura, in una cerimonia a cui ha partecipato anche il sindaco di Giarre, Roberto Bonaccorsi, insieme ad altri sindaci. Durante la cerimonia è stata consegnata ai familiari del partigiano giarrese
Antonino Garufi, una onorificenza alla memoria. Garufi, originario di

Altarello fu deportato a Dachau.
Maria Gabriella Leonardi
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia il 28 gennaio 2015

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