Giarre, si attende per il ritiro dei sacchetti di cenere vulcanica

Dopo la pulizia delle strade effettuata nei giorni scorsi da ditte incaricate dalla Protezione civile, restano sul groppone i sacchi di cenere vulcanica che i cittadini, a mano a mano, stanno esponendo in strada, dopo avere pulito i tetti di casa propria e gli spazi esterni privati.
Sacchi che occupano i marciapiedi e quindi intralciano il passaggio pedonale, riducono lo spazio di manovra dei veicoli, e se si spaccano, riversano nuovamente cenere per strada.
Per non parlare del danno al decoro urbano che provoca la vista di migliaia di sacchetti e di cumuli di cenere lavica sparsi per le vie cittadine che facilmente diventano anche ricettacolo dei bisogno di animali randagi.





Sono gli strascichi che lascia ogni pioggia di sabbia e lapilli dell'Etna.
Il sindaco Roberto Bonaccorsi, che detiene anche la delega ai lavori pubblici, in proposito ci ha spiegato che il Comune aspetterà ancora qualche giorno prima di organizzare un intervento di rimozione dei sacchetti e dei cumuli di cenere vulcanica. Dall'esperienza degli anni scorsi, si è visto che i cittadini puliscono con tempi diversi gli spazi esterni delle loro abitazioni e, quindi, conviene attendere prima di incaricare delle ditte per effettuare il ritiro. Vi sono aspetti tecnici da programmare, dopodichè occorrerà pensare anche agli aspetti finanziari.
Insomma, per un motivo o per un altro la natura, che nel nostro territorio con la sua bellezza è la nostra ricchezza, negli ultimi tempi, con eventi diversi, si è trasformata anche in un costo da mettere in conto.

Maria Gabriella Leonardi
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia il 25 gennaio 2015

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