Giarre, il nucleo di valutazione "stronca" i dirigenti comunali

Si lavora a compartimenti stagni, non si comunica, non si fa nulla per migliorare la situazione e si tende ad attribuire la responsabilità ai colleghi o addirittura ai collaboratori. 
E' la sintesi della relazione scritta dal nucleo di valutazione sulle performances dei cinque dirigenti del Comune di Giarre. Una relazione che si distingue dalle precedenti per quella che, diplomaticamente, possiamo definire “severità”, ma che fotografa una realtà conosciuta e consolidata. Tant’è che vi si legge: «Tutti i dirigenti hanno confermato questa situazione di difficoltà che dura ormai da alcuni anni».
La relazione si riferisce al secondo semestre del 2013. I tre componenti del nucleo di valutazione, il segretario comunale Rossana Manno e i dottori Mario Di Bella e Vincenzo Di Maria, negli ultimi mesi, hanno letto le relazioni e discusso con i cinque dirigenti comunali: Maurizio Cannavò, Pina Leonardi, Letterio Lipari, Giuseppe Panebianco e Venerando Russo. Tutti e cinque sono stati valutati competenti e adeguati alle aree di pertinenza. Ma innegabili sono le criticità: «Le singole aree – spiega la relazione - hanno lavorato a compartimenti stagni, mostrando così un carente spirito di gruppo e in taluni casi elevate conflittualità».  E ancora, a proposito dei dirigenti si legge che «Non hanno di fatto intrapreso azioni propositive per migliorare questo stato di incomunicabilità che si è creato tra le varie aree nel corso del tempo, dimostrandosi così quasi rassegnati allo status quo». E poi: «Si evidenzia una diffusa tendenza ad attribuire responsabilità ai colleghi o addirittura ai collaboratori, inficiando così l’autorevolezza e la leadership di ciascuno, qualità necessarie invece per il ruolo dirigenziale rivestito da ognuno di loro».





Il nucleo di valutazione ha anche rilevato nei dirigenti un mancato rispetto e attenzione nei confronti delle scadenze stabilite, sia dalle norme che dalle disposizioni interne emanate dagli organi amministrativi di vertice.
Il nucleo auspica, quindi, che ogni dirigente «prenda al più presto azioni proattive per il miglioramento della qualità dei servizi, l’ottimizzazione dell’organizzazione del lavoro e il miglioramento dello spirito di gruppo». A proposito di servizi: come saranno i servizi resi da un Comune ove si lavora così? Ai cittadini l'ardua sentenza.
Maria Gabriella Leonardi
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia il 15 gennaio 2015

Commenti