Giarre, adotta aiuole comunali ma le trova subito vandalizzate e con un water

Adotta delle aiuole comunali ma dopo neanche due giorni le trova vandalizzate e una pure deturpata con la collocazione di un water. E’ l’amara esperienza che ha fatto un giovane imprenditore giarrese, Fabio Musumeci che, invece di pubblicizzare la propria azienda con i maxi cartelloni 6 x 3 metri, aveva scelto di prendersi cura di alcune aiuole spartitraffico comunali, rispondendo così all’invito fatto dall’amministrazione comunale per l’adozione di aree a verde pubblico.
I maxi cartelloni, peraltro, deturpano il paesaggio e buona parte di quelli che si vedono in giro sono abusivi. Ma, evidentemente, a Giarre agli incivili, non contenti della propria inciviltà, guasta pure il senso civico degli altri.
Le aiuole adottate da Musumeci sono quelle che si trovano sula strada statale 114 accanto alla zona artigianale e la rotonda che si trova all’incrocio tra corso Lombardia e via Veneto, dinanzi all’istituto Alberghiero. «Nell’aiuola spartitraffico della statale – racconta Musumeci – sono state rubate circa una dozzina di piante, che ho reinserito. Si tratta di arbusti che resistono bene alla mancanza di acqua. Poco dopo che ho inserito nell’aiuola le tabelle con il mio logo, vi ho trovato collocato un vecchio water. In un secondo momento, sono state rubate anche le tabelle pubblicitarie. Alla fine, dopo che ho speso una cifra importante mi ritrovo a non avere neanche la pubblicità.
Nella rotonda dinanzi l’alberghiero, sono stati rubati tutti i ciclamini e le stelle di Natale che vi avevo piantato e che poi ho impianto una seconda volta».
Il danno maggiore che ha subito Musumeci non è quello economico, ma quello morale: «Avrei potuto fare un cartellone pubblicitario spendendo di meno – aggiunge Musumeci – invece ho pensato di fare qualcosa di grazioso, anche per la città. Ma, evidentemente, non è possibile».




Musumeci, quindi, denuncia lo stato di degrado in cui versa il territorio e chiede maggiori controlli da parte delle autorità e anche sanzioni esemplari che scoraggino gli incivili ma tutelino i cittadini che vogliono fare qualcosa di buono per la città. 
Musumeci comunque non demorde, ma non è sereno: «Adesso – dice - reimpianterò le tabelle, sperando che non vengano nuovamente rubate. 
Porterò avanti l’adozione delle aiuole per una questione di serietà personale, ma sono preoccupato perché non posso spendere soldi per un’iniziativa che non mi frutta».

Maria Gabriella Leonardi
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia il 30  gennaio 2015

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