Giarre, sindaci e artigiani insieme per un documento comune

Diversi sindaci hanno risposto all’appello lanciato, nelle scorse settimane dall’Unione libera artigiani di Giarre e hanno partecipato, ieri mattina, ad un incontro tenutosi nella sede dell’associazione di categoria.
Erano presenti sindaci, o loro rappresentanti, di alcuni comuni del circondario giarrese, ma anche da Acicatena.
Si lavora a un documento sulla crisi del settore artigianale e sulle possibili strategie di rilancio dell’economia;  documento che, attraverso i primi cittadini, sarà presentato sia alla Regione siciliana che al governo nazionale.
Tre le tematiche principali su cui si svilupperà il documento: la mancanza di lavoro e come crearne, l’eccessiva tassazione che strozza le imprese e l’assenza di credito da parte delle banche.
L’atmosfera è ormai quella dell’ultimo grido di allarme da parte di chi non si rassegna ad una morte nel silenzio. E l’azione dell’Ula mira quindi a contenere l’esasperazione della categoria produttiva. «Questa iniziativa – afferma il presidente dell’Ula/Claai, Diego  Bonaccorso - è l’ultima chance a cui gli artigiani si aggrappano perchè ormai sono pronti anche alla disobbedienza fiscale, non essendo più nelle condizioni di potere sopravvivere, sia loro, che le loro aziende e i loro lavoratori




».
Il settore manifatturiero e l’edilizia sono pressoché fermi, la chiusura di altre imprese in ginocchio aggraverebbe, o aggreverà, la perdita di posti di lavoro. Ieri, durante la riunione, tra gli artigiani c'era chi ipotizzava anche iniziative clamorose di protesta come la consegna delle chiavi delle botteghe al Prefetto, o l’indizione di una manifestazione forte tale da creare anche problemi di ordine pubblico; sfatato il tabù della disobbedienza fiscale. In questo contesto i sindaci non sono nemici, o il solito capro espiatorio, ma sono considerati dagli artigiani degli alleati, visto che incontrano analoghe difficoltà nell’amministrare la cosa pubblica.
«Dopo le feste – aggiunge il presidente Bonaccorso - sarà pronta la bozza del documento che condivideremo insieme ai primi cittadini. Dopodiché, concorderemo un nuovo incontro in cui puntiamo a coinvolgere più sindaci. Siamo consapevoli del fatto che la coperta è corta ma devono essere date le giuste priorità».
Maria Gabriella Leonardi
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia il 23 dicembre 2014

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