#Giarre, Ipab Casa delle fanciulle Bonaventura ha vinto un primo ricorso

Il giudice della V sezione del Tribunale civile di Catania, Mario Accardo, ha dato ragione al ricorso presentato dall’Ipab “Bonaventura” e ha ordinato alla cooperativa sociale “Ambiente e benessere” di Mascali di sgomberare, entro 10 giorni, i locali che ha illegittimamente occupato nell’immobile di via Alcide De Gasperi n.46.
La stessa cooperativa ha ammesso che l’immobile era occupato senza titolo: il contratto non era stato mai registrato. Assistita dall’avv. Giovanni Sciangula l’opera pia aveva chiesto la restituzione immediata di questi locali affidati irregolarmente alla cooperativa.
La “Ambiente e benessere”, condannata anche al pagamento delle spese di giudizio, attraverso l’avv. Mario Leotta precisa solo che «Il procedimento cautelare riguarda la porzione di edificio posto al piano primo, in realtà mai usato dalla cooperativa in quanto poco tempo dopo la stipula del contratto e già precedentemente alla sua decorrenza si sono verificate ingenti infiltrazioni di acqua piovana dal tetto di copertura, tali da rendere i locali inutilizzabili. Proprio per tale motivo il contratto non venne registrato».
L’Ipab ha citato in giudizio la “Ambiente e Benessere” anche per altri presunti illeciti negoziali commessi dalla cooperativa e  per cui l’opera pia ha chiesto un risarcimento di ben 100mila euro.






Soddisfatto il commissario dell’Ipab, Salvatore Jervolino, che ha detto: «E’ stata fatta giustizia, l'Ipab si riapproprierà di questi locali ove potrà svolgere la propria attività istituzionale a favore del territorio».
Sulla gestione dell'Ipab Bonanventura degli scorsi anni sta indagando anche la Procura di Catania e la Procura regionale della Corte dei conti. Se si giungerà a un rinvio a giudizio l'Ipab è pronta a costituirsi parte civile.
Maria Gabriella Leonardi
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia il 17 dicembre 2014

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