Ospedale di #Giarre, sindaco incontra ministro

Per la prima volta un sindaco di Giarre ha parlato faccia a faccia con il ministro della salute sulla sorte dell’ospedale di Giarre. Giovedì, a Roma, il sindaco Roberto Bonaccorsi, nella qualità di presidente del Distretto socio-sanitario n. 17 di Giarre, è stato ricevuto dal ministro Beatrice Lorenzin. Presenti anche il direttore generale della Programmazione sanitaria del Ministero, Renato Botti, il segretario particolare del ministro, il sen. Giuseppe Pagano, artefice dell’incontro, ed il vicesindaco, Salvo Patanè.
Il direttore Botti, pur evidenziando le diverse competenze tra Ministero e Regione, ha assicurato che le istanze espresse dal sindaco saranno tenute nella giusta considerazione. Bonaccorsi ha chiesto che si freni il ridimensionamento della qualità dei servizi offerti dall’ospedale giarrese, richieste evidenziate anche dal sen. Pagano attraverso un’interrogazione parlamentare.





Botti ha proposto di convocare un tavolo tecnico sull’ospedale di Giarre con l’assessore regionale alla salute, Lucia Borsellino e i rappresentanti del Distretto di Giarre, da riunire prima dell’approvazione definitiva del Piano sanitario regionale. Il ministro ha condiviso quanto emerso.
«L’incontro è stato molto produttivo – commenta Bonaccorsi -. Ho consegnato al ministro il materiale che il distretto dei sindaci aveva consegnato all’assessore Borsellino e alla commissione regionale sanità. Il ministero, prima di approvare in via definitiva il piano regionale di rimodulazione della rete ospedaliera, in funzione materiale fornito dal sen. Pagano e di altro materiale integrativo, convocherà un tavolo tecnico con l’assessore regionale».
«Si tratta di un primo incontro interlocutorio – afferma Pagano –. L’interrogazione che ho presentato ha riaperto la discussione sul presidio. Le scelte compiute sinora sull’ospedale di Giarre appartengono solo alla Regione, il ministero non è mai entrato nel merito».
Anche il sindaco di Riposto Enzo Caragliano si è detto lieto di questo incontro romano, auspicando che sia il frutto delle indicazioni date dai sindaci del distretto, e da lui stesso in particolare, circa la necessità di confrontarsi con il Governo nazionale, visto che la fase della politica regionale appare del tutto superata.
Maria Gabriella Leonardi
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia il 15 novembre 2014

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