La commissione regionale sanità lascia in vita l'ospedale di Giarre, e ora?

L’ospedale di Giarre non chiuderà; così, perlomeno, vuole la commissione sanità dell'Assemblea regionale siciliana  che, qualche giorno fa, ha cancellato la proposta di chiusura di otto ospedali siciliani, avanzata dall’assessore regionale  alla sanità. Tra gli otto nosocomi era incluso anche il presidio di Giarre.
Adesso però il problema è quello di sempre e cioè cosa offre alla popolazione e ai pazienti il nosocomio di via Forlanini, perché, di certo, così come ha funzionato sinora non garantisce adeguate risposte ai bisogni sanitari degli abitanti di questo territorio. Anche nei dibattiti sui social network emerge che in tanti pensano che sia stata solo rinviata la chiusura dell’ospedale o prolungata la sua agonia.
Sul futuro del presidio di via Forlanini, il sindaco Roberto Bonaccorsi dichiara: «Intanto bisognava partire dal mantenerlo: se fosse stato chiuso non avremmo potuto discutere, adesso, sul merito».




A Palermo Bonaccorsi, in occasione della seduta della commissione regionale sanità, si è recato insieme ai sindaci degli altri sette comuni in cui ricadono gli altrettanti ospedali siciliani in bilico:  Ribera, Mazzarino, Noto, Leonforte, Barcellona Pozzo di Gotto, Salemi e Scicli. Tutti hanno potuto fare ritorno nei rispettivi comuni annunciando il mantenimento dei presidi. Ma è evidente che questo è solo un punto di partenza, o di ripartenza. E il sindaco di Giarre ne è consapevole: «Adesso – dice - il confronto si sposta dall’esistenza dell’ospedale al piano operativo. La risoluzione all'Ars ha rinviato a una successiva valutazione. E’ previsto un monitoraggio di tutto il sistema fino al 2017. Ma affinchè sia valutato adeguatamente il nostro ospedale ho chiesto che si parta dalla stessa linea di partenza e con gli stessi mezzi, altrimenti la valutazione sarà falsata.
Dal momento in cui sarà esecutiva la risoluzione dell'Ars, di cui ancora non dispongo, chiederò che l'ospedale abbia tutti i requisiti per essere valutato opportunamente. Il confronto adesso si sposta a livello gestionale con l'Asp».
Maria Gabriella Leonardi
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia il 25 novembre 2014

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