Il presidente dell'Ipab Marano di Giarre invoca la riforma degli enti benefici

Cambiano i governi regionali, ma per le Ipab non arrivano le sperate novità. E’ quanto lamenta il presidente del Cda dell’Ipab Marano di Giarre, Saro Cotugno, che, in una nota spiega:  «Sono anni che, amministratori e operatori delle istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza aspettano invano una riforma organica di enti storici, concepiti da generosi benefattori per la tutela dei più deboli. È davvero grottesco che l'attuale impianto legislativo di riferimento sia ancorato ad un Regio decreto del 1890 (c.d. Legge Crispi). Le mutate condizioni storiche, e soprattutto economiche, devono indurre il legislatore ad una seria attenta e celere riflessione. Gli Enti morali della nostra Sicilia versano in gravissime difficoltà in primis per far fronte ai costi dei servizi, secondariamente e non per ultimo disavanzi consolidati di amministrazione che causano problemi nella normale programmazione di rilancio». Cotugno conclude auspicando un riordino generale del settore o, in alternativa, il governo annunci «la volontà di cancellare pezzi di storia "cacciando" fuori dal proprio lavoro centinaia di operatori del settore»
Maria Gabriella Leonardi
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia il 4 novembre 2014

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