Giarre, bagni all'ingresso del cimitero chiusi. I visitatori devono recarsi in altri bagni in fondo al camposanto

La ricorrenza dei defunti ha portato, come avviene ogni anno, numerosi visitatori al cimitero; visite che continueranno ad essere intense per tutto il mese di novembre. Ma una spiacevole sorpresa ha colto, nei giorni scorsi, alcuni anziani che si trovavano nel cimitero di Trepunti e avevano bisogno di recarsi in bagno: i wc collocati all'ingresso del cimitero, infatti, sono fuori uso e per potere andare in bagno i poveretti devono raggiungere altri bagni che si trovano in fondo al camposanto.   
C’è chi asserisce che questi bagni non sono utilizzabili ormai da tantissimo tempo. La loro posizione è funzionale: si trovano, infatti, sul viale principale del cimitero, lato destro, accanto al nuovo ingresso realizzato per accedere al parcheggio. E l’ingresso è il posto dove intuitivamente il visitatore va a cercare i servizi igienici.





foto Santo Di Guardo
Sulla porta di uno dei due bagni è rimasta una carta scolorita, forse recante, un tempo, la scritta “guasto”. Ma chi ha urgenza di andare in bagno può perdere ogni speranza. Un disagio non da poco, soprattutto per i più anziani e i sofferenti, tenendo anche conto che, proprio in occasione della ricorrenza dei defunti i visitatori sono soliti fare il giro delle tombe dei familiari defunti, magari anche di quelle tombe che si visitano solo una volta l’anno. Per cui la visita al cimitero è più lunga del solito, come anche il tragitto che si percorre a piedi.
Abbiamo sottoposto la questione all'assessore ai servizi cimiteriale, prof. Antonino Raciti, che ha convenuto sul difficoltà arrecata da questa chiusura: «Queste persone hanno ragione ad avvertire questo disagio e il problema ci è ben noto. Purtroppo - ha detto ancora l'assessore Raciti - per i bagni posti all'ingresso del cimitero non basta il normale spurgo, che, peraltro, abbiamo già fatto eseguire. Gli scarichi di questi servizi sono, infatti, occlusi dalle radici degli alberi. L'intervento che, quindi, si rende necessario è più approfondito e speriamo di potere provvedere al più presto».
Maria Gabriella Leonardi
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia il 5 novembre 2014

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