Tante associazioni pronte a fare la loro parte per il bicentenario del Comune di #Giarre

Tante associazioni, appartenenti alle consulte comunali, hanno proposto al comune l’organizzazione di iniziative da realizzare in occasione del bicentenario del Comune di Giarre, anniversario che ricorrerà l’anno prossimo. Lo conferma l’assessore alla cultura, Antonino Raciti, che ha in programma la convocazione delle consulte per coordinare le varie iniziative. Sempre Raciti, l’altro ieri, ha incontrato anche i dirigenti scolastici dei tre istituti comprensivi giarresi proprio per parlare delle attività da inserire nell’offerta formativa connesse con il bicentenario dell’Ente.
Ieri di bicentenario si è parlato, ancora una volta, in una seduta della IVª commissione consiliare a cui hanno partecipato lo stesso assessore Raciti, il vicesindaco Salvo, l’assessore al turismo Piera Bonaccorsi e il dirigente Maurizio Cannavò.
«Occorre preparare immediatamente un progetto per chiedere un finanziamento alla Regione siciliana – afferma il presidente della commissione, Angelo Spina -. Il progetto, così come è stato deciso oggi, sarà unico e sarà predisposto congiuntamente dagli uffici comunali dello sport, turismo e cultura. A giorni, inoltre, si dovrebbe   insediare  la commissione che sceglierà il logo del bicentenario tra tutti i disegni pervenuti. C’è attesa per questa decisione che individuerà il simbolo che comparirà in tutte le iniziative celebrative dell’anno prossimo».



La commissione consiliare, frattanto, tornerà a riunirsi il prossimo 23 ottobre per verificare l’avanzamento della progettazione per il bicentenario. «L’assessore Patanè – aggiunge Spina – ci ha detto che si adopererà affinché nelle celebrazioni sia coinvolto anche l’Unesco». Anche l’assessore al turismo Piera Bonaccorsi inquadra le iniziative in un progetto più ampio. «Occorre pensare ad un progetto di ampio respiro – dice – che veda unite maggioranza e minoranza, perché questa è un anniversario che riguarda tutta la città, e riesca a coinvolgere e collaborare con altre realtà, come l’Unesco o l’Expo». 
Maria Gabriella Leonardi
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia il 10 ottobre 2014

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