A #Giarre si infiamma polemica sulla mora di 1milione200mila euro che il Comune deve pagare

A Giarre si infiamma il dibattito sulla vicenda del milione e 200mila euro di mora che il Comune deve pagare per ritardati pagamenti delle fatture dell’energia elettrica generale. Cinque consiglieri comunali di opposizione hanno preparato un manifesto di denuncia in cui chiedono di sapere chi sono i responsabili. I consiglieri sono Tania Spitaleri, Gabriele Di Grazia, Giovanni Gulisano, Salvo Zappalà e Giannunzio Musumeci.
«Siamo venuti a conoscenza della situazione – dice la Spitaleri - attraverso un maxi emendamento presentato dalla maggioranza; analizzandolo abbiamo compreso che c’erano state gravi manchevolezze e che si stavano impegnando queste somme per sanare questi debiti. Tale esborso doveva essere evitato perché nasce per pagare delle penali che andavano assolutamente scongiurate. Pensiamo si possa prefigurare un danno erariale alle casse dell’Ente. Abbiamo investito i revisori dei conti perché analizzino, per quanto di competenza, l’accaduto. Abbiamo fatto una richiesta di accesso agli atti per analizzare la documentazione, il contratto e le fatture oggetto di mora per ritardato pagamento e di clausola di salvaguardia, prevista dal contratto, al fine di capire come, quando e perché si è arrecato questo sperpero di soldi pubblici. Sentiamo il dovere di esercitare la nostra attività di controllo e fare chiarezza sull’accaduto. Chiediamo che il capo dell’amministrazione dica delle parole chiare su questi fatti gravissimi. Tutti i fatti nuovi dei quali verremo a conoscenza saranno resi pubblici».

Pronta la risposta del primo cittadino, Roberto Bonaccorsi, che dichiara: «Dalle spiegazioni date dal responsabile dell’aera finanziaria al momento della presentazione




dell’emendamento, trattasi di fatture emesse per la fornitura erogata dal servizio di

salvaguardia per i  i clienti non disalimentabili, per i quali l’esercente, pur essendo legittimamente obbligato a garantire l’erogazione del servizio e quindi la continuità della fornitura, non può  procedere alla sospensione della stessa. L’amministrazione ha già richiesto una relazione ai responsabili dell’area finanziaria e dell’area tecnica, per verificare le cause di detto aumento, non preventivato al momento dell’approvazione da parte della giunta del bilancio di previsione. E’ chiaro, come abbiamo dimostrato in questi mesi, che l’amministrazione, non arretrerà, e non si sottrarrà ai doveri che le derivano dal suo ruolo istituzionale».
Maria Gabriella Leonardi

Il manifesto, che nei prossimi giorni verrà affisso per strada, raffigura dei soldi e delle lampadine che vengono buttate nel water. Una scritta che spiega che il Comune di Giarre pagherà un milione e 200mila euro di penale per ritardati pagamenti per la fornitura di energia elettrica e si chiede, quindi, di sapere chi sono i responsabili di questo danno alle casse del Comune. I firmatari chiedono al sindaco Roberto Bonaccorsi di chiarezza sulla questione.
m.g.l.
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia il 24 ottobre 2014

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