La segretaria generale della Cisl di Catania Rosaria Rotolo e il segretario territoriale, Maurizio Attanasio, intervengono sulla questione dei Piani azione e coesione e sulle recenti complicazioni per i Comuni emerse. Nel distretto socio-sanitario di Giarre, infatti, solo il mese scorso si è appreso che il ministero non erogherà direttamente i fondi ma dovranno essere i comuni ad anticiparli. Oggi una nuova riunione è prevista nel Municipio di Giarre per affrontare la questione.
«L’eventuale perdita dei finanziamenti legati ai progetti dei fondi Pac per l’assistenza ad anziani e infanzia – dicono Rotolo e Attanasio - sarebbe un gravissimo danno per tutta la comunità ionica rappresentata nel distretto sociosanitario 17. È importante, dopo i numerosi incontri che sono valsi alla stesura dello stesso piano, proseguire il confronto per avviare azioni atte a costruire un modello virtuoso e trasparente per garantire tutte le forme di tutela ai lavoratori che saranno impegnati per lo svolgimento dalle attività di assistenza e perché i soggetti finali fruitori dei servizi abbiano qualità e continuità nel servizio». I due sindacalisti sottolineano che il confronto è stato determinante nella progettazione degli interventi, premiata anche dal Ministero che nella provincia di Catania ha emanato il primo decreto per il distretto di Giarre.
«L’eventuale perdita dei finanziamenti legati ai progetti dei fondi Pac per l’assistenza ad anziani e infanzia – dicono Rotolo e Attanasio - sarebbe un gravissimo danno per tutta la comunità ionica rappresentata nel distretto
Per Rotolo e Attanasio, «non è possibile perdere un solo centesimo dei fondi del Pac, riservati all’assistenza, perché oltre al danno di non avere risorse importanti per assistere fasce sociali deboli come anziani e bambini, ci sarebbe la beffa di non poter accedere alla seconda tappa dell’altro finanziamento che verrà dato a quei soggetti virtuosi che abbiano saputo spendere il primo riparto.
«Sono somme – sottolineano - che la Comunità europea erogherà fino al 2020 come Fondi per la coesione sociale per servizi e strutture per l’assistenza agli anziani ultra sessantacinquenni non autosufficienti e ai bambini dai 0 ai 3 anni.
Se non si dà seguito al Decreto del Ministero dell'Interno, avviando i contenuti del progetto e, dunque, ricercando tutte le soluzioni possibili per trovare le some necessarie, il danno che ne deriverebbe alla comunità ionica sarebbe ingente oltre ogni misura».
Rotolo e Attanasio ritengono importante "potenziare" i servizi sociali comunali perché, oltre alle attuali azioni da attuare contenute nel Pac, presto le amministrazioni saranno chiamate a produrre la nuova progettazione Pac e, in seguito, l'attuazione del nuovo Piano di zona 2013. A loro avviso il gruppo amministrativo del "piano di zona sociosanitario" va adeguato per tali necessità. Ed è importante avviare confronto con i rappresentanti sindacali della funzione pubblica per trovare tutte le figure necessarie, ricercandole all'interno delle amministrazioni comunali, previste dalla legge e dal piano di zona e dai progetti finanziati dal Pac. Per questo auspicano un confronto urgente per riprendere la collaborazione e non vanificare quanto fatto sinora.
«Sono somme – sottolineano - che la Comunità europea erogherà fino al 2020 come Fondi per la coesione sociale per servizi e strutture per l’assistenza agli anziani ultra sessantacinquenni non autosufficienti e ai bambini dai 0 ai 3 anni.
Se non si dà seguito al Decreto del Ministero dell'Interno, avviando i contenuti del progetto e, dunque, ricercando tutte le soluzioni possibili per trovare le some necessarie, il danno che ne deriverebbe alla comunità ionica sarebbe ingente oltre ogni misura».
Rotolo e Attanasio ritengono importante "potenziare" i servizi sociali comunali perché, oltre alle attuali azioni da attuare contenute nel Pac, presto le amministrazioni saranno chiamate a produrre la nuova progettazione Pac e, in seguito, l'attuazione del nuovo Piano di zona 2013. A loro avviso il gruppo amministrativo del "piano di zona sociosanitario" va adeguato per tali necessità. Ed è importante avviare confronto con i rappresentanti sindacali della funzione pubblica per trovare tutte le figure necessarie, ricercandole all'interno delle amministrazioni comunali, previste dalla legge e dal piano di zona e dai progetti finanziati dal Pac. Per questo auspicano un confronto urgente per riprendere la collaborazione e non vanificare quanto fatto sinora.
Maria Gabriella Leonardi
Pubblicato sul quotidiano La Sicili il 3 settembre 2014
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