Il distretto aderisce ai Pac

Il distretto socio-sanitario n°17 di Giarre aderisce ai Pac, piani di azione e coesione con cui  il ministero e la comunità europea finanziano servizi per
anziani e minori. Lo ha deciso la conferenza dei sindaci (o loro delegati) riunitasi ieri nel municipio di Giarre. Al distretto n°17 per l'assistenza ad anziani ultra65enni non autosufficienti attraverso i fondi Pac sono stati riconosciuti 760mila euro. LA decisione di aderire non è stata scontata vista  una recente complicazione emersa: il ministero, infatti, solo ad agosto - dopo che già da un anno i comuni lavorano sui piani - ha comunicato che non avrebbe direttamente erogato i fondi ma che i comuni dovevano avrebbero dovuto anticipare l'importo e il ministero poi li avrebbe rimborsati. E questo, date le note difficoltà economiche dei comuni, è un problema non da poco.
Anche il sindacato della Cisl provinciale- attraverso la segretaria generale della Cisl di Catania Rosaria Rotolo e il segretario territoriale, Maurizio Attanasio - è intervenuto sulla questione per sollecitare l'adesione al bando e non perdere questa occasione. Ieri, peraltro, era l’ultimo giorno per aderire al bando.
Una nota del Comune spiega che «Tutti i presenti hanno concordato di accettare il finanziamento e le modalità  di erogazione proposte dal Ministero dell’interno e dato mandato al Comune di Giarre, quale Ente capofila, di preparare  e inviare tutta la documentazione necessaria.     Altresì è stato programmato un ulteriore incontro con i Dirigenti Finanziari dei dieci Comuni del Distretto al fine di pianificare i vari interventi finanziari necessari».
Ieri stesso sono stati già inoltrati, alla competente autorità di gestione del Ministero dell’Interno, i documenti necessari al fine dell’ottenimento del finanziamento e di un’anticipazione pari al 5% dell’ammontare complessivo del progetto pari ad euro 761.159,00.
Soddisfatto l’assessore ai servizi sociali del Comune di Giarre Giovanni Finocchiaro che ha detto :«Non potevamo venire meno a tale decisione anche per utilizzare in maniera appropriata finanziamenti europei da destinare per l’assistenza alle fasce deboli».
Maria Gabriella Leonardi
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia il 4 settembre 2014

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