Giarre, un Prg a "saldo volumetrico zero". Le critiche dell'opposizione

Un emendamento irrituale, con frasi aleatorie che nascondono il tentativo di toccare il centro storico, che mette a rischio le zone agricole e concede troppa discrezionalità all’ufficio tecnico. Sono queste le critiche che i consiglieri di opposizione Tania Spitaleri e Gabriele Di Grazia hanno mosso all’emendamento della giunta per introdurre nelle determinazioni di massima del Piano regolatore generale il principio del “Saldo volumetrico zero”, cioè il “no” al consumo di nuovo territorio. Nelle file dell’opposizione erano seduti solo i due consiglieri, gli altri erano usciti dichiarando di non potersi esprimere sul punto essendo incompatibili e chiedendo ai colleghi di maggioranza di dichiarare se erano compatibili o meno. Il vice segretario generale Cannavò ha detto in alcuni casi è stata adottata questa prassi, per il dirigente Russo, invece, l’incompatibilità scatta solo quando si operano scelte che trasformano il territorio. Dalla maggioranza Salvo Camarda e Angelo Turrisi (Giarre Futura) si sono dichiarati incompatibili, manifestando così dei malumori politici.



Il sindaco Bonaccorsi ha detto di essersi inserito in un lavoro avviato dal suo predecessore, che l’atto non è irrituale e non toglie prerogative al Consiglio comunale. L’emendamento è stato approvato come altri due della maggioranza: uno sui criteri per i rimborsi da dare ai privati per i vincoli e un terzo per l’intercomunale jonica. Bocciato un emendamento Di Grazia-Spitaleri per lasciare immodificato l’attuale Prg e reiterare solo i vincoli preordinati all’esproprio, unico obbligo di legge.

Maria Gabriella Leonardi
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia il 30 agosto 2014

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