Giarre, residenti di via Carducci nell'aula consiliare

Il Consiglio comunale giarrese ha ripreso ieri la propria attività con una seduta molto calda, riscaldata dalla presenza in aula dei residenti di via Carducci, accompagnati dai legali Cristofero Alessi e Grazie Elena Pulvirenti. I residenti di via Carducci erano in aula per l’approvazione del piano particolareggiato, atto indispensabile per il completamento del finanziamento relativo ai lavori del contratto di quartiere al Carmine, grazie al quale sono in costruzione i nuovi alloggi popolari di via Carducci. “Il problema - ribadisce l’avv. Pulvirenti - sono le dimensioni degli alloggi. Chiediamo la rimodulazione degli interni affinchè abbiano la dimensione minima prevista dall’art.19 della legge 513/77 cioè 45mq minimi. Chiediamo, inoltre, il rispetto delle norme igienico-sanitarie dato che i bagni hanno la loro areazione nel pozzo luce”.
Una lunga trattativa, tra il presidente del Consiglio Francesco Longo, il sindaco Roberto Bonaccorsi, i consiglieri e i residenti di via Carducci ha preceduto l’apertura della seduta. Finalmente si è poi giunti ad un accordo: giovedì 3 settembre alle ore 10 si terrà una seduta aperta del Consiglio comunale a cui parteciperanno i residenti di via Carducci. Di seguito si terrà una seduta del civico consesso sul piano particolareggiato. “Ciò che sinora è stato un problema di natura giuridica adesso diventa di natura politica - ha affermato l’avv. Alessi -. Il Consiglio non ha una precisa competenza sulla questione ma potrebbe dare un indirizzo all’amministrazione”.



I residenti di via Carducci vanno via, ma in aula l’atmosfera continua ad essere calda. Stavolta per le determinanzioni sullo schema di massima del Piano regolatore generale. Dall’opposizione quattro consiglieri - Patrizia Caltabiano, Giovanni Gulisano, Giannunzio Musumeci e Salvo Zappalà - hanno dichiarato la propria incompatibilità a partecipare alla seduta, ai sensi dell’art.16 della legge 30/00 del Testo unico degli enti locali che recita “Gli amministratori devono astenersi dal prendere parte alla discussione ed alla votazione di delibere riguardanti interessi propri o di loro parenti o affini sino al quarto grado”. In aula Tania Spitaleri e Gabriele Di Grazia hanno chiesto ai colleghi della maggioranza di dichiarare la loro compatibilità. Ne è nata una seduta molto accesa protrattasi sino a ora tarda.
Maria Gabriella Leonardi
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia il 29 agosto 2014

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