#Giarre, la discarica di via Montale

Foto Santo Di Guardo
L’ennesima strada trasformata in discarica di rifiuti è la via Eugenio Montale, nella frazione di Trepunti. Anche qui il campionario di spazzatura presente è vario: vi si trovano scarti vegetali (che in caso di incendio potrebbero rivelarsi molto pericolosi), sacchi di sabbia vulcanica, rifiuti di ogni sorta. Indignati i residenti che lamentano l’abbandono dell'area e l’inciviltà delle persone che, approfittando dalla posizione più appartata della strada, vi scaricano la qualunque. Gli abitanti hanno anche presentato un reclamo al Comune senza ottenere niente. Ed è comprensibile che poi i residenti si sentano indifesi verso chi oltraggia il suolo pubblico, fregandosene di arrecare danno alla collettività.
Ma la storia della via Montale è analoga a quella di numerose altre arterie stradali giarresi, tutte a testimoniare l’inciviltà dilagante. L’assessore all’ecologia, Salvo Patanè, annuncia battaglia. Per intanto, il primo atto è la bonifica di alcuni siti: «Abbiamo già impegnato la somma di 15mila euro per la bonifica di alcune discariche - dichiara -. Sia chiaro che si tratta di un servizio extra, che realizziamo attingendo da fondi comunali e che non è incluso nell’ordinario servizio di pulizia della città. Abbiamo già una mappatura delle discariche sul territorio comunale. Dovremo fare una cernita e individuare quelle dove sussiste il maggiore pericolo da un punto di vista igienico-sanitario».


L’assessore Patanè promette che i responsabili dei continui scempi non resteranno impuniti. «Stiamo aprendo le buste per individuare gli autori degli abbandoni indiscriminati di rifiuti – dice Patanè – e abbiamo già individuato due contravventori». Una brutta notizia per chi lascia i rifiuti fregandosene delle conseguenze. Le multe sono davvero pensati: la sanzione ammonta, infatti, a ben 600 euro, una cifra che dovrebbe dissuadere da sola dall’inciviltà. Ed è chiaro che, ormai, solo la paura di una salata punizione può frenare gli scempi.
L’assessore Patanè annuncia anche altri interventi: «E’ nostra intenzione dotarci di un sistema mirato di videosorveglianza da potere spostare a nostro piacimento da un sito all’altro, con una camera che riesca a riprendere distintamente sia durante le ore diurne che durante quelle notturne».
Maria Gabriella Leonardi
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia il 23 settembre 2014

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