#Giarre, Consiglio comunale approva aliquote Tasi

Il Consiglio comunale di Giarre, lunedì sera, ha approvato le aliquote della Tasi, la nuova tassa sui servizi indivisibili. Due le aliquote individuate al fine di agevolare i meno abbienti: la prima, di 1,5, per le case popolari o comunque con rendita catastale più bassa; la seconda, al 2,5 per tutte le altre case.
Come ha spiegato il presidente della terza commissione consiliare “Bilancio e finanze”, Francesco Cardillo: «Giarre si colloca nella media dei comuni italiani per quanto riguarda la tassazione. Abbiamo preferito non decidere oggi stesso anche le aliquote per l’Imu e per la Tari per avere più tempo per valutare. Peraltro, per l’Imu e per la Tari, non vi era scadenza immediata». Per la Tasi, invece, incombeva una scadenza: entro oggi, infatti, i comuni devono inviare la delibera di Consiglio comunale con le aliquote al ministero.
A seguito della deliberazione del civico consesso, i giarresi pagheranno la Tasi il 16 ottobre.
Non è passato ieri un emendamento proposto da Patrizia Lionti di Città Viva e condiviso da tutta l’opposizione che intendeva  introdurre agevolazioni per i meno abbienti da individuare attraverso il reddito Isee. L’emendamento non è passato in quanto non fattibile da un punto di vista tecnico.


Il sindaco ha ringraziato tutto il Consiglio per la deliberazione e gli hanno fatto seguito le osservazioni e gli auspici dei consiglieri per il futuro: per Tania Spitaleri del Pd il Consiglio comunale non è stato messo in condizione di intervenire e si è ridotto a organo di ratifica. Gianni Gulisano ha detto che occorre tenere conto dell’invecchiamento della popolazione e che occorre rendere Giarre più appetibile per le giovani coppie. Raffaele Musumeci, di Articolo 4, ha auspicato, in sede di bilancio, più attenzione per i servizi sociali. Patrizia Lionti ha sottolineato: «Occorre che tutti paghino, ma in proporzione alle proprie possibilità. La gente non ce la fa più e spesso, purtroppo, la scelta è tra pagare le tasse o comprare il pane ai propri figli».
Maria Gabriella Leonardi
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia il 10 settembre 2014

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