Lettera alla Regione: sindaco e consiglieri minacciano azioni di protesta eclatanti in difesa dell'ospedale di #Giarre

Le istituzioni locali giarresi non si rassegnano alla spoliazione dell’ospedale di Giarre. Il sindaco Roberto Bonaccorsi, il presiedente del consiglio comunale, Francesco Longo, e la presidente della commissione consiliare sull’ospedale e il distretto sanitario, Tania Spitaleri, hanno infatti inviato una dura lettera indirizzata al governatore Rosario Crocetta,all’assessore alla sanità Lucia Borsellino, al presidente della VI commissione “Sanità” all’Ars, Giuseppe Di Giacomo, al commissario straordinario dell’Asp di Catania, Rosalia Murè, e al Prefetto, Maria Guia Federico. Nella missiva si denuncia, ancora una volta, la situazione disastrosa che si registra nel nosocomio di via Forlanini. Si evidenzia come, ad oggi, nulla di quanto era stato concordato a marzo con l’assessore Borsellino è stato attuato mentre, invece, continua lo svuotamento di personale e servizi dal nosocomio e persiste una situazione disastrosa nel pronto soccorso, per via di carenze di organico e di supporto logistico e strumentale. E questo comporta grandi rischi, sia per i pazienti che per il personale. In pratica, non sono garantiti ormai da tempo i livelli minimi di assistenza.


I rappresentanti istituzionali giarresi chiedono l’attuazione di quanto concordato sul futuro degli ospedali riuniti di Giarre e Acireale il 26 febbraio 2014 e il 17 marzo scorsi: l’implementazione di reparti e posti letto e il potenziamento del pronto soccorso.
Sindaco, presidente del consiglio e presidente della commissione annunciano che, se non si darà seguito a quanto concordato, si valuteranno manifestazioni di protesta anche eclatanti. Come conferma, infatti, il primo cittadino, Roberto Bonaccorsi: «Sensibilizzeremo l’opinione pubblica con iniziative di piazza e attività che saranno rese pubbliche tra qualche giorno».
Insomma, cambiano i governi, ma la musica all’ospedale di Giarre è sempre la stessa.
Maria Gabriella Leonardi
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia il 31 luglio 2014

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