Giarre, zona pigno terra di nessuno

L’abbandono e i rifiuti regnano sovrani in via degli Abruzzi, arteria stradale che congiunge il corso Europa e la via Enna, poco trafficata e per questo scelta molto spesso da nomadi che qui si stabiliscono quando transitano da Giarre. L’area è meglio conosciuta come la zona del “Pigno”. Qui, l’abbandono indiscriminato dei rifiuti ha ormai creato diverse microdiscariche. L’arteria sembra proprio come una zona franca, una terra di nessuno, un buco nero all’interno di un quartiere densamente popolato.
Essendo via degli Abruzzi più appartata rispetto al traffico più sostenuto, a patire le conseguenze di questa situazione sono da anni soprattutto gli abitanti dell’arteria. Si tratta di un problema che va avanti ormai da anni, di cui si è spesso parlato anche in Consiglio comunale, vi sono stati sopralluoghi, prese di posizione, diffide, interventi vari ma nulla che poi abbia affrontato in maniera risolutiva la problematica.
Proprio a seguito delle ultime lamentele dei residenti, ieri l’assessore all’ecologia e polizia municipale, Salvo Patanè, ha effettuato ieri mattina un sopralluogo in via degli Abruzzi per rendersi conto di persona della situazione. «Si è creata un’indecenza insopportabile – riferisce Patanè – c’è di tutto: plastica, cartone, assorbenti… Pensavo che la situazione fosse meno grave e invece è proprio quell’indecenza di cui mi hanno riferito».
L’area necessita di una bonifica che non può essere effettuata nell’ambito dell’ordinaria attività di pulizia ma richiede un impegno di spesa apposito. Soldi extra, insomma. Cosa, quindi, si può fare per evitare il ripetersi del degrado in questa arteri? «Occorre una recinzione – risponde Patanè -. Ma anche per realizzare questo è necessario reperire delle risorse. E bisogna tenere conto che ogni nuovo onere corrisponde a altri servizi che non potranno essere effettuati».



Secondo l’assessore Patanè la cittadinanza deve prendere consapevolezza che il Comune, con la scarsità delle risorse disponibili, non ce la può fare più da solo a mantenere ovunque pulito e ordinato; e per questo, su via degli Abruzzi, Patanè
auspica che si inneschi un meccanismo virtuoso. «Penso, ad esempio, che i residenti adottino l’area – ipotizza -. Vi sono molti appartamenti e quindi decine e decine di persone che vi abitano. Vi è vicino anche una scuola che potrebbe creare nelle aiuole un orto di pace. Ogni intervento ha un costo e da solo il Comune non ce la può fare. Molti interventi non vengono realizzati non perché non ne siamo consapevoli, la consapevolezza c’è: sono le risorse che abbiamo a disposizione che sono insufficienti».
Maria Gabriella Leonardi
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia il 22 agosto 2014

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