Giarre, ufficialmente conclusi i lavori di ripristino del ponte di Sciara

Da ieri è ufficialmente aperta al transito via del Santuario: sono stati, infatti, completati i lavori di ricostruzione del ponte sull’arteria stradale che collega le frazioni di San Giovanni Montebello e Sciara.
Era l’aprile del 2011 quando il ponte crollò, dopo un lento deterioramento avvenuto sotto gli occhi degli abitanti della zona. Da allora sono trascorsi tre anni di disagi, soprattutto per i residenti di Sciara, rimasti collegati con il resto del mondo attraverso una sola strada.
Via del Santuario è di competenza della Provincia regionale di Catania e gli interventi di ripristino del ponte sono costati 360mila euro. Ieri è stata formalizzata la chiusura lavori tra gli uffici della Provincia e la ditta appaltatrice. Gli ultimi interventi sono stati la realizzazione della segnaletica stradale orizzontale e verticale. Ricostruito il muretto di contenimento, sovrastato da una recinzione, sono stati, tra l’altro, collocati dei catarifrangenti che segnaleranno il bordo della strada nelle ore notturne. Realizzate, altresì, anche delle grate per lo scolo dell’acqua piovana, che così non ristagnerà sul ponte.


Il vicesindaco Salvo Patanè, che da consigliere provinciale si fece promotore di diverse iniziative per sollecitare l’avvio dei lavori, non nasconde l’amarezza per degli interventi che potevano iniziare e concludersi molto tempo prima, se solo si fosse adottato un iter d’urgenza. La soppressione della Provincia, con tutte le conseguenze amministrative, ha contribuito poi ad allungare ulteriormente i tempi. Comunque, si dice soddisfatto per un lavoro ben fatto che ripaga gli abitanti della zona della pazienza che hanno avuto.
Soddisfatto anche il consigliere comunale, Francesco Cardillo, che da consigliere provinciale seguì tutta la vicenda: “Spesso - dice - sono stato sollecitato dai residenti che desideravano notizie su questi lavori. E’vero che con una procedura d’urgenza i lavori avrebbero potuto concludersi prima, ma è anche vero che vi sono altre problematiche simili sparse per la Provincia di Catania e rimaste irrisolte perchè perchè non hanno avuto la stessa forte pressione da parte dei consiglieri provinciali, pressione che adesso non può più esservi, dopo la soppressione delle Province”.
Maria Gabriella Leonardi
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia l'1 agosto 2014

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