Giarre, giro di vite nella lotta alle discariche abusive di rifiuti

Giro di vita nel controllo del territorio a Giarre, soprattutto per contrastare il fenomeno delle microdiscariche abusive di rifiuti. La decisione, come spiega l’assessore all’ecologia Salvo Patanè, è stata presa nei giorni scorsi, nell’ambito di un vertice operativo che ha disposto il rilancio dell’Attività dell’Uta, ufficio tutela ambientale, composto da due membri: un agente della polizia municipale e un addetto dell’assessorato all’ecologia. L’Uta svolgerà un’azione di informazione, formazione e adesso anche di repressione. L’unità si muoverà con un’auto della polizia municipale a partire dalla frazione di San Giovanni Montebello, ove è attivata la raccolta differenziata dei rifiuti, per poi monitorare tutto il territorio comunale, con una particolare missione di contrasto, come detto, alla formazione di discariche di rifiuti.
A San Giovanni Montebello, in particolare, dato l’avviamento della nuova organizzazione di raccolta dei rifiuti, l’Uta svolgerà un’azione di supporto per aiutare i cittadini ad attenersi alla raccolta differenziata. L'unità adesso però eleverà anche sanzioni per dissuadere i più ostinati che lasciano rifiuti per strada. L’assessore Patanè sottolinea, in particolare, che l’abbandono di rifiuti è un reato penale.



Obiettivo dell’unità sarà anche quello di contrastare il cosiddetto “turismo dei rifiuti”: è possibile, infatti, che, ad esempio, microdiscariche di rifiuti rinvenute anche a San Giovani Montebello non siano opera dei residenti nella frazione.  Per potere accertare questo, in una seconda fase di questa azione di contrasto, come spiega l’assessore Patanè, è anche prevista l’apertura delle buste dei rifiuti per cercare tracce che permettano di risalire all’incivile “proprietario” che ha abbandonato i rifiuti per strada.
Maria Gabriella Leonardi
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia il 12 agosto 2014

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