Giarre, blackout dentro l'ospedale. Resta bloccata una persona dentro l'ascensore




Poteva avere conseguenze peggiore una disavventura verificatasi la vigilia di ferragosto all’ospedale Sant’Isidoro e San Giovanni di Dio e riferita dal presidente del Tribunale per i diritti del malato, Giuseppe Patanè, al fine di sollecitare maggiore attenzione verso il nosocomio. Come, infatti, riferisce Patanè, testimone di quanto accaduto: «Alle ore 20 del 14 agosto si è verificato un blackout e anche l’ospedale è rimasto senza luce. Il gruppo di continuità è entrato subito in funzione ma poi si è anch’esso bloccato. Anche i telefoni all’interno del presidio di conseguenza si sono bloccati.



Mi sono accorto che un signore (parente di un paziente) era rimasto bloccato dentro l’ascensore e bussava per farsi sentire; erano le 20,10 circa. Sono quindi andato nel pronto soccorso per dare l’allarme. L’uomo è stato liberato dai vigili del fuoco dopo un’ora circa e la luce è ritornata  verso le 22. Per fortuna è rimasta bloccata dentro l’ascensore una persona in salute che non soffriva di claustrofobia. Ma fosse stato  un malato in barella la situazione poteva essere peggiore». Il 
presidente del Tdm quindi conclude: «Non basta il notevole
impegno profuso dai medici per assistere i pazienti.  La politica deve attenzionare il nostro ospedale anche per garantirvi la sicurezza. Un difetto può sempre verificarsi ma occorre limitare i danni. Un’idea potrebbe essere quella di sezionare i carichi all’interno dell’ospedale in modo da garantire l’alimentazione a ciò che deve essere sempre alimentato».
Maria Gabriella Leonardi
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia il 19 agosto 2014

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