C'è posta per i giarresi: Tari e tassa sullo smaltimento delle acque reflue

Tassa sullo smaltimento delle acque reflue 2010-2011 e Tari, Tassa sui rifiuti. I giarresi stanno trovando entrambe in questi giorni dentro la buca delle lettere e le scadenze di pagamento sono pure ravvicinate: metà agosto. Un boccone amaro che non va facilmente giù a tanti cittadini.
Su questa sgradita concomitanza di tasse da pagare abbiamo sentito il sindaco Roberto Bonaccorsi che ci ha detto: «Per quanto riguarda la Tassa sullo smaltimento delle acque reflue è relativa ad annualità pregresse (2010 e 2011) e non so per quali motivi questi tributi erano stati accantonati e non riscossi. Stiamo cercando, quindi, di riportarli a regime. Qual è il momento giusto per mandare questi bollettini visto che ogni mese vi sono scadenze di pagamenti? Prima o poi si doveva iniziare e ogni momento ha dei pro e dei contro. Se per anni non si bolletta significa che il Comune deve poi attingere ad anticipazioni di cassa, con quel che ne consegue. Mi auguro di potere arrivare, entro qualche anno, ad una bollettazione della tassa sui rifiuti che possa essere in linea con i pagamenti che effettuiamo per il  servizio. Certo, la schizofrenia del legislatore, con tributi che sono modificati di anno in anno, crea disaffezione nei cittadini e chi ne piange le conseguenze sono i sindaci».
Ieri, frattanto la giunta ha adottato lo schema di bilancio di previsione per l’esercizio 2014 e lo schema di bilancio pluriennale 2014/2016.«Dopo non so quanti anni –
commenta il primo cittadino – sono stati rispettati i termini e il bilancio è stato esitato in giunta due mesi prima della scadenza fissata dal legislatore. Il rispetto dei termini ha un valore importante, mette il Consiglio nella condizione di svolgere il proprio ruolo. Inoltre abbiamo consolidato nel bilancio di previsione i risultati importanti raggiunti con il rendiconto 2013: l’ente non è più strutturalmente deficitario, è rispettato il patto di stabilità e tutti i vincoli previsti dal Legislatore per i Comuni che hanno predisposto il  piano di riequilibrio finanziario».



Tra i risultati conseguiti anche la riduzione del disavanzo di amministrazione, con l’anticipo di un  anno rispetto a quanto previsto nel piano di risanamento; il saldo positivo della gestione di competenza; la riduzione del valore totale degli impegni registrati per anticipazione di tesoreria; una significativa riduzione degli impegni complessivi per spesa corrente.
Inoltre, le tariffe di Tasi, Tari ed Imu, pur mantenendo inalterati i saldi di bilancio, sono state formulate tenendo conto di aspetti non considerati prima: fabbricati popolari, cooperative a proprietà indivisa, immobili appartenenti a soggetti che acquisiscono la residenza in istituti di ricovero.
Maria Gabriella Leonardi
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia il 5 agosto 2014

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