#Giarre, un chiosco anche all'interno del parco di S.Giovanni Montebello, la proposta della IV commissione

Adesso è pulito e ordinato e si presenta molto meglio di qualche anno fa, ma occorre ulteriormente valorizzarlo e risolvere anche il problema dell’apertura e chiusura.
Parliamo del parco giardino della frazione di San Giovanni Montebello ove ieri ha effettuato un sopralluogo la IVª commissione consiliare, presieduta da Angelo Spina. «Abbiamo notato un netto miglioramento del parco – afferma Spina -  qualche anno fa, in occasione di un precedente sopralluogo il parco che era un disastro. Adesso si presenta decisamente meglio, anche se non è tornato del tutto nella sua originaria bellezza».
Peculiarità del parco di San Giovanni Montebello è la visuale panoramica che da lì si può ammirare. Negli scorsi decenni il parco era set privilegiato dei servizi fotografici matrimoniali.
Il consigliere Angelo Spina
Gli effetti della recente manutenzione straordinaria sono ancora visibili: sono state, tra l’altro, rimosse erbacce e sterpaglie, sono stati ripristinati i bagni. Restano minimi interventi ancora da realizzare, come sistemare delle ringhiere divelte o da rimuovere delle scritte che hanno imbrattato dei muri. Ma il punto adesso è l’apertura e la chiusura del parco. «Riteniamo – afferma Spina – che il sistema che sarà sperimentato per il parco Chico Mendez”, se funzionerà, potrà essere applicato anche per quest’area, e, quindi, anche qui si può pensare di affidare a privati la realizzazione e gestione di un chiosco, in modo che il concessionario possa poi occuparsi anche dell’apertura e chiusura del parco».
La regolazione dell’apertura di questo spazio a verde servirà anche per impedire futuri atti vandalici. «Nei prossimi giorni – aggiunge Spina- intendiamo visitare un altro spazio a verde, la bambinopoli di piazza Immacolata, per avere una visione complessiva e potere poi preparare un progetto da proporre all’amministrazione. La presenza di un chiosco dentro il parco di San Giovanni ne migliorerebbe la fruizione. Bisognerebbe anche organizzare delle piccole manifestazioni all’interno dei parchi, iniziative che possano portare le persone a frequentarli.  Ma data la risaputa mancanza di risorse del Comune occorrerà trovare soluzioni a costo zero».
Maria Gabriella Leonardi
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia il 28 maggio 2014
La riproduzione totale o parziale dell'articolo è autorizzata con citazione della fonte

Commenti