#Giarre, i numeri del caos avvisi di accertamento Ici 2008 e dei solleciti di pagamento Tarsu 2012

I numeri del caos avvisi di accertamento Ici 2008 e dei solleciti di pagamento Tarsu 2012 sono stati al centro del Consiglio comunale di martedì sera, grazie ad un punto all’ordine del giorno proposto dai consiglieri Tania Spitaleri, Patrizia Lionti, Gabriele Di Grazia e Salvatore Zappalà. L’obiettivo era quello di capire se c’erano stati errori e quale ne era stata l’origine. Incalzato dal consigliere Gabriele Di Grazia, il sindaco Roberto Bonaccorsi, in audizione, ha relazionato su quanto accaduto, snocciolando i numeri di questi avvisi anomali che tanto disagio hanno creato ai giarresi. I dati sono aggiornati a un paio di settimane fa.
Gli avvisi Ici 2008 emessi sono stati circa 4000, i ricorsi in commissione tributaria pervenuti all’Ente 104, le istanze di annullamento circa 1550 e di queste 250 sono state esitate.
I consiglieri Di Grazia e Spitaleri hanno rilevato che vi sono stati diversi soggetti che per lo stesso terreno hanno ricevuto due avvisi: uno che chiedeva il pagamento dell’Ici per il valore agricolo  del terreno e un secondo che chiedeva il pagamento dell’Ici per il valore di edificabilità. Il problema – come ha rimarcato il sindaco – è stata, infatti, una delibera della passata giunta Sodano che ha attribuito un valore di mercato alla piccola percentuale di edificabilità che ogni terreno agricolo ha. La giunta Bonaccorsi, una volta che si è resa conto del problema, è intervenuta con una nuova delibera con cui ha annullato gli effetti della delibera della giunta Sodano. «Abbiamo già prodotto – ha detto il sindaco - istanza in autotutela per l’annullamento sia del contenzioso in essere in Commissione tributaria sia delle istanze di annullamento che ci sono pervenute».
Per quanto riguarda i solleciti di pagamento Tarsu, il Comune ha emesso 8000 avvisi circa, un numero notevole se si tiene conto che in totale a Giarre vi sono circa 10mila utenze. Tra i destinatari dei solleciti Tarsu anche lo stesso sindaco. Il problema in questo caso è stato un errore nella trasmissione dei dati dalla posta alla banca dati del Comune. Il sindaco ha spiegato che il Comune si è trovato costretto a dovere scegliere tra il creare un disagio ai cittadini e il correre il rischio di creare un danno all’amministrazione finanziaria: se il Comune, infatti, non avesse emesso questi avvisi entro il 31 dicembre 2013 avrebbe perso il diritto all’esazione; aspetto, quest’ultimo, rimarcato anche dal dirigente finanziario Letterio Lipari tornato nell'aula Consiliare dopo diversi mesi.
I lavori consiliari sono stati aggiornati a mercoledì 7 maggio alle ore 20.
Maria Gabriella Leonardi
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia l'1 maggio 2014

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