Giarre, fermo lavori Duomo, consiglieri vogliono incontrare il vescovo per concordare iniziative comuni

Il ponteggio all'interno del Duomo
Incontrare il vescovo di Acireale, Antonino Raspanti, e l’arciprete della chiesa madre, Domenico Massimino, per concordare insieme le possibili iniziative da intraprendere per far ripartire i lavori di restauro e messa in sicurezza nel Duomo. E’ quanto intende fare la IV commissione consiliare, presieduta da Angelo Spina, che, ieri mattina, ha ascoltato in audizione la dirigente comunale dell’area lavori pubblici, Pina Leonardi, e il geom. Nello D’Anna.
La dirigente ha riepilogato ai consiglieri tutto l’iter dei lavori di restauro del Duomo, a partire dal decreto finanziamento di 1 milione di euro disposto a dicembre del 2011 dalla Ragioneria generale della Presidenza della Regione, per intervento dell’allora governatore Raffaele Lombardo.
I cantieri sono stati consegnati a gennaio del 2013 e per tutto l’anno la ditta appaltatrice ha lavorato giungendo al secondo stadio di avanzamento dei lavori e spendendo 350mila euro circa, ma senza ricevere soldi dalla Regione. Finchè, non potendo più anticipare altro denaro, all’inizio di quest’anno ha dovuto sospendere gli interventi.
Come ha precisato la dirigente ai consiglieri, la situazione non riguarda solo i lavori nel Duomo di Giarre ma il problema interessa tutta la Regione, alle prese, ogni giorno, con numerosi problemi di natura finanziaria.
La dirigente ha riferito di avere sollecitato per due volte lo sblocco dei fondi. «Il Comune – riferisce il presidente Spina - non ha mai ricevuto dalla Regione motivazioni per iscritto, ma solo verbali da parte dei funzionari».
Ma c’è un ulteriore problema riguardante questo blocco dei lavori: la ditta ha lasciato, infatti, all’interno e all’esterno dell’edificio sacro il ponteggio e questo ha un costo giornaliero: chi lo dovrà pagare? all’orizzonte, come temono i consiglieri, potrebbe profilarsi un possibile contenzioso tra la ditta, il Comune e la Regione. «Abbiamo chiesto che se ci possono essere problemi di sicurezza all’interno della chiesa – dice Spina - ma i tecnici ci hanno assicurato di no. Abbiamo anche chiesto se i canali rimossi sul tetto della chiesa possono causare infiltrazioni quando piove, ma ci è stato assicurato che era già stata effettuata l’impermeabilizzazione.
«Riteniamo importante per Giarre che il Duomo torni fruibile al pubblico – continua Spina – perché è il massimo monumento cittadino. Senza contare che l’anno prossimo il Comune festeggerà il proprio bicentenario e per una simile occasione il Duomo non può non essere ultimato. Abbiamo chiesto all’ing. Leonardi tutti i documenti relativi a questi lavori, siamo disponibili anche ad andare a Palermo. Intendiamo incontrare l’arciprete Massimino e il vescovo per capire cosa possiamo fare insieme».

I lavori di restauro e messa in sicurezza nel Duomo sono stati finanziati dal decreto della Ragioneria generale della Presidenza della Regione Sicilia n.568 del 23/12/11. A seguito di una gara esperita dal Comune, un’associazione temporanea d’impresa si è aggiudicata l'appalto. I lavori sono stati consegnati il 14 gennaio 2013 e sono proseguiti sino a gennaio di quest’anno. L’impresa aveva eseguito i 50% dei lavori previsti; se fossero proseguiti adesso sarebbero già stati ultimati.
Maria Gabriella Leonardi
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia il 7 maggio 2014


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