#Giarre, cosa fare per risolvere il problema dei volantini pubblicitari che sporcano le strade?

Buona parte dei rifiuti che si trovano sparsi per terra, nelle strade, sono volantini pubblicitari caduti dalle buche delle case o buttati da incivili. Una circostanza che deturpa notevolmente il decoro delle strade, dando sempre una sensazione di sporco. Se ne è parlato in Consiglio comunale con un’interrogazione del consigliere comunale Gabriele Di Grazia. “Il 70% delle cause di imbrattamento delle nostre strade - spiega il consigliere - è dovuto al massiccio volantinaggio a cui la città è sottoposta perché in passato non si è, a mio avviso, adeguatamente regolamentata la materia, consentendo tali eccessi. Questi volantini sparsi per strada finiscono poi in discarica e sappiamo che per il Comune il costo del conferimento è direttamente proporzionale al peso conferito. Di conseguenza, sono i cittadini a pagare nella Tares lo smaltimento di questi volantini che sporcano le strade: quindi il danno è duplice”.
L’assessore Antonino Raciti, che ha la delega alle affissioni e pubblicità, conferma: “I volantini sporcano innanzitutto perchè gli operatori che li distribuiscono ne lasciano in ogni condominio molti di più rispetto al numero di appartamenti dello stesso condominio. Finendo per strada, e poi in discarica, per la collettività questi volantini rappresentano anche un costo. E le ditte pubblicitarie per un operatore che distribuisce volantini devono pagare al Comune solo € 2,90 al giorno”.
Per l’assessore l’unica soluzione possibile è che il Consiglio comunale riprenda il regolamento sulla pubblicità e vieti la distribuzione porta a porta dei volantini nel territorio comunale: “Lo hanno già fatto a Taormina, Siena, Torino...”, rimarca Raciti.
In alternativa, non si potrebbe elevare la tassa che le ditte pagano per la distribuzione dei volantini, in modo da scoraggiarne una diffusione massiccia? “Non si può - risponde l’assessore - le tariffe sono fissate dalla legge n. 507/1993.
E’ dal 1996 che a Giarre il regolamento è immutato, benchè siano state numerose le sollecitazioni”, conclude l’assessore. Gli interessi in gioco sono notevoli, già nella scorsa consiliatura il regolamento restò, invano, all’ordine del giorno del Consiglio comunale per mesi, senza giungere mai al voto, finchè poi il punto fu tolto.
Maria Gabriella Leonardi
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia l'11 maggio 2014

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