Libero consorzio dei comuni, a #Giarre si incontrano i sindaci del gruppo ristretto

Si sono riuniti ieri nel Municipio di Giarre i sindaci del nucleo ristretto di Comuni che dovrebbero costituire il libero consorzio Jonio-Taormina–Etna che dovrebbe comprendere oltre 40 comuni. Nell’ultima riunione era stato delegato questo nucleo ristretto per esaminare le principali difficoltà. Critiche sono state espresse verso la legge regionale che disciplina i liberi consorzi definita da più parti «una pessima legge». Ulteriore scoglio sono i referendum confermativi che i Comuni devono indire per aderire a un consorzio. Buona parte dei sindaci ha dichiarato che i costi di realizzazione di un referendum non sono sostenibili. Ad esempio, il sindaco di Giarre, Roberto Bonaccorsi, ha ipotizzato che realizzare questo referendum a Giarre costerebbe tra i 120-130mila euro. Il sindaco di Bronte, Pino Firrarello ha, inoltre, manifestato un ulteriore problema: pur essendo personalmente convinto nell’adesione al consorzio Jonio-Taormina-Etna, il suo comune deve decidere se intende stare con questo consorzio o con l’altro formato da Paternò e dai vicini comuni etnei.
A conclusione della seduta si è deciso di tornare a riunirsi giovedì prossimo a Furci. Si procederà intanto con le deliberazioni consiliari. Come ha detto il sindaco Roberto Bonaccorsi, i segretari comunali saranno incaricati di redigere una bozza di deliberazione “leggera”, di manifestazione di intenti, che dovrà poi essere approvata dai Consigli comunali. Le deliberazioni dovranno avvenire cronologicamente in modo da garantire la continuità territoriale, come un’onda. Bisognerà anche verificare la volontà di alcuni comuni di aderire o meno al consorzio. 
Maria Gabriella Leonardi
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia il 4 aprile 2014

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