I detenuti di Giarre imparano i mestieri del mare

Detenuti della casa circondariale Icatt (Istituto a custodia attenuata) di Giarre impareranno i  mestieri del settore nautico: lo skipper, il marinaio, il pescatore, l’assistente agli ormeggi e il responsabile pontile. Inoltre, conosceranno anche alcuni classici della letteratura sulla vela che commenteranno e drammatizzeranno durante laboratori di scrittura e di lettura creativa. E’ questo in sintesi il progetto “Educare Navigando – Vela, scuola di vita” promosso dai volontari dell’associazione “Il Vento di Grecale”, presieduta da Giuseppe Sorbello, in collaborazione con la “Lega Navale Italiana sezione di Riposto”, presieduta da Giuseppe Pulvirenti. 



Ieri, dentro l’Icatt, il progetto è stato presentato alla presenza di quanti, a vario titolo, lo rendono possibile: il direttore dell’Icatt, Aldo Tiralongo la magistratura di sorveglianza, l’area educativa dell’Icatt, diretta dalla dott.ssa Flavia Cocuzza, il dirigente del Sert Salvo Di Dio, lo psicologo penitenziario Salvo Coco, l’area sicurezza dell’Icatt, diretta dal comandante Sergio Brumo, rappresentato ieri dall’ispettore Gianni Trumino, l’Ufficio esecuzione penale esterna .

Il progetto mira ad ampliare le conoscenze dei detenuti utilizzando le risorse del territorio. Dopo la formazione in aula e di laboratorio, il progetto prevede delle uscite in mare, la visita ai cantieri navali e ad un porto turistico dove prendere coscienza degli eventuali risvolti lavorativi. Previsto anche il restauro di una barca a vela d’epoca.«Esprimo gratitudine per la disponibilità di queste due associazioni – ha detto il direttore dell’Icatt Aldo Tiralongo – che stanno offrendo alla popolazione detenuta un’opportunità trattamentale che si aggiunge alle altre di questo Icatt: il lavoro in serra, il laboratorio di ceramica e l’apicultura».
Maria Gabriella Leonardi
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia il 4 aprile 2014

Commenti