Giudice di pace di #Giarre, appello degli avvocati

Dagli avvocati arriva un appello ai sindaci perché facciano ciascuno la propria parte per il mantenimento dell’Ufficio del Giudice di Pace di Giarre. L’attesa è per la riunione dei sindaci che lunedì prossimo il sindaco Roberto Bonaccorsi ha convocato a Giarre. Il nodo da sciogliere è l’adesione alla distribuzione dei costi dell’Ufficio e come questi stessi costi devono essere distribuiti tra i comuni della circoscrizione.
Alla riunione parteciperà anche una delegazione dell’Associazione giarrese avvocati, presieduta dall’avv.Giuseppe Fiumanò che dichiara: «Dovrebbero ora costituire un apposito consorzio i sette comuni che appartenevano al precedente mandamento: Giarre, Riposto, Mascali, Fiumefreddo, Calatabiano, S.Alfio e Milo. Sino ad ora solo Giarre, Riposto e Sant’Alfio hanno dato un’adesione di massima. Solleciteremo un fattivo apporto economico: conosciamo le condizioni dei comuni, bisognerà trovare un punto di incontro tra le esigenze di tutti. Il costo maggiore da sostenere è rappresentato dal personale: bisogna vedere quali comuni distaccheranno del personale nell’Ufficio (Giarre ne distacca già due unità) e bisognerà valutare chi non mette a disposizione dipendenti come deve contribuire. L’auspicio è che l’incontro porti delle novità positive in relazione alla partecipazione di tutti».
L'avv. Giuseppe Fiumanò
Fiumanò sottolinea un vantaggio dell’Ufficio del Giudice di Pace di Giarre rispetto ad altri: «Abbiamo dipendenti che già hanno maturato una certa esperienza nell’ufficio, mentre altrove, una volta andato via il personale del Ministero, devono formare il personale comunale che dovrà subentrarvi».
L'avv.Vasta
Tra gli avvocati giarresi anche l’avv. Francesco Vasta si unisce all’appello sottolineando altri aspetti: «La riforma voluta dalla Cancellieri è stata un bluff perchè mancavano le strutture e ogni giorno noi avvocati sappiamo cosa significano aule di tribunale stracolme e udienze rinviate. Adesso i sindaci devono dimostrare di avere spirito consortile: non si può perdere un’occasione di queste. In questo periodo in cui si parla di consorzi dei comuni se ci sarà l’accordo sull’Ufficio del Giudice di Pace di Giarre si potrà lavorare su altre cose altrimenti si parte male. L’ufficio del Giudice di Pace deve essere un esempio di gestione consortile». 
L’avv. Andrea Patanè aggiunge: «I costi non paiono essere proibitivi visto che i giudici resterebbero a carico del Ministero mentre, per quanto riguarda la sede, non servirebbe reperire nuovi locali visto che il Comune pensa di trasferire anche l’Ufficio del Giudice di Pace nei locali dell’ex del tribunale in corso Europa. A carico dei comuni resterebbero le utenze, le spese di cancelleria e il reperimento, presso il proprio organico, dei dipendenti da destinare all’ufficio». Patanè porta l’esempio di Taormina, che ha perso il proprio Ufficio del Giudice di Pace e che si sta attivando per ottenerne la riapertura. Insomma, i sindaci non sprechino questa opportunità che hanno già tra le mani.
Maria Gabriella Leonardi
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia il 23 aprile 2014

Il Decreto ministeriale n.87, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 14 aprile scorso, ha riportato l'elenco delle sedi del Giudice di Pace mantenute dalla riforma delle geografia giudiziaria e indicato alcune scadenze: il 29 aprile 2014 è il termine della definitiva chiusura degli uffici del Giudice di Pace soppressi per i quali non è stata fatta istanza di mantenimento da parte degli enti locali; entro i successivi 15 giorni gli enti locali hanno la facoltà di revocare la domanda di mantenimento accolta. Entro il termine perentorio di 60 giorni dalla data di perfezionamento del D.M. n.87, gli enti locali che non hanno revocato la domanda devono assicurare gli impegni dichiarati in sede di istanza di mantenimento indicando:i nominativi e i requisiti del personale dei propri ruoli destinato a svolgere mansioni di supporto all’attività giurisdizionale da avviare a formazione; l’ubicazione della sede presceltail nominativo di un referente.

Commenti

chicchina ha detto…
L'articolo è esplicativo e davvero di interesse pubblico.Per sensibilizzare tutti noi forse sarebbe opportuna anche una raccolta di firme,cosa ne pensa?Ci sono tanti sistemi che di sicuro conoscerà anche Lei.Per quello che posso,darò il mio contributo.Grazie.
vediamo come va l'incontro di lunedì