#Giarre, giunta vuole approvare entro la prima settimana di maggio il bilancio consuntivo 2013

Con ogni probabilità i Comuni potranno approvare il bilancio consuntivo 2013 entro il 30 giugno prossimo, così come chiesto dal presidente dell’Anci Piero Fassino ai ministri Angelino Alfano e Pier Carlo Padoan. Ma a Giarre il sindaco Roberto Bonaccorsi, che detiene la delega al bilancio e finanze, intende approvarlo già entro la prima settimana di maggio. «Abbiamo chiuso il rendiconto – spiega il primo cittadino giarrese - e stiamo aspettando che il Ministero ridistribuisca il fondo di solidarietà a ogni comune. Siamo quasi pronti per portarlo in giunta ed entro la prima settimana di maggio approvarlo. Se poi ci dovessero essere variazioni, eventualmente, lo emenderemo».
Il motivo di questa tempistica è il Piano di risanamento che il Comune ha presentato al Ministero dell'Interno e di cui si attende l'approvazione. «Ho necessità di predisporre il bilancio consuntivo perché è propedeutico all’esame del Piano di risanamento da parte del Ministero: abbiamo necessità di produrre atti e far vedere i miglioramenti tendenziali; una volta approvato, diventerà un altro elemento di valutazione del Piano».
Anche per il bilancio preventivo 2014 il lavoro è a buon punto. Negli anni passati i bilanci preventivi di preventivo avevano ben poco visto che sono stati approvati, in pratica, a fine anno. Anche in questo caso, a tenere in sospeso i Comuni sono le decisioni romane. «Gli atti propedeutici al bilancio preventivo sono in parte pronti – dice il sindaco – è sospesa la Tasi (la Tassa sui servizi indivisibili) perchè attendiamo l’approvazione del decreto “Salva Roma” che dovrebbe scadere i primi giorni di maggio».
Quanto si dovrà pagare quest’anno a Giarre per la casa e il servizio rifiuti? Nel piano di riequilibrio pluriennale è stato previsto di raggiungere l’equilibrio mantenendo le stesse entrate del 2013. Le famiglie possono prevedere, quindi, di dovere pagare non meno di quanto hanno pagato l’anno scorso. L’amministrazione intende raggiungere parità di gettito senza aumentare dello 0,8% la Tasi: il Governo, infatti, lascia ai comuni la facoltà di elevare di altri 0,8 millesimi (0,08%) l’aliquota. Ma non si possono dare delle certezze visto il quadro caotico nazionale. E’ probabile che a giugno per la casa si pagherà un acconto con un saldo più pesante a dicembre.
Maria Gabriella Leonardi
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia il 30 aprile 2014

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