#Giarre, la Regione ha approvato l'Aro e il Comune pensa ad avviare la sperimentazione della raccolta differenziata a San Giovanni Montebello

La Regione, mercoledì scorso, con il decreto n.248 ha approvato l’Ambito di raccolta ottimale del Comune di Giarre, risultato che - come spiega una nota dal Comune - è stato ottenuto grazie alla collaborazione tra l’Ente e l’Osservatorio dei rifiuti presso la Regione.
L’approvazione del decreto è solo un punto di partenza e al Comune, nell’attesa di mettere a punto il bando di gara per appaltare il servizio di gestione dei rifiuti per i prossimi anni,  si lavora per avviare, in via sperimentale, la raccolta differenziata a San Giovanni Montebello. Ieri a tal fine si è tenuto un incontro operativo tra l’Amministrazione comunale, l’attuale ditta che sta gestendo il servizio e anche i rappresentanti delle filiere del differenziato.
«Date le esperienze del passato non vogliamo avviare un processo di cui poi dobbiamo pentirci – spiega l’assessore all’ecologia Salvo Patanè - San Giovanni Montebello si presta a questa sperimentazione perché presenta le caratteristiche di tutto il territorio comunale con case singole e insediamenti a più piani. Proprio nei condomini si crearono i maggiori problemi quando, in passato, è stata avviata la raccolta porta a porta. Chiaramente, prima di avviare la sperimentazione informeremo opportunamente la popolazione».
I lavori avviati durante la riunione di ieri proseguiranno la prossima settimana con un successivo tavolo tecnico durante il quale dovranno essere definite le eventuali modalità tecniche di effettuazione del servizio, l’azione di informazione e comunicazione alla cittadinanza. «Penso che l’informazione dovrà passare dalla scuola, perché gli alunni sono i migliori ambasciatori – aggiunge Patanè -. Ma possiamo pensare di coinvolgere la parrocchia o qualche associazione».
Frattanto, ricevuto l’ok dalla Regione, al Comune si sta preparando anche il bando per il nuovo appalto, il primo che farà capo al Comune, superata l’”era degli Ato”. Il bando entro questo mese potrebbe anche essere emanato; poi dovranno passare 55 giorni per la valutazione da parte delle imprese.  Per l’aggiudicazione dell’appalto se ne parlerà non prima dell’estate. 
Maria Gabriella Leonardi
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia l'11 marzo 2014

Commenti

Unknown ha detto…
Il comune dovrebbe pretendere dall'azienda una capitalizzazione e una capacità finanziaria adeguata, per garantire in ogni momento stipendi e risorse operative adeguate. Garanzie idonee per il compimento del servizio fino alla fine del mandato che deve essere almeno di cinque anni rinnovabile a discrezione dell'azienda. Cioè di fatto per dieci anni, ma con il consenso determinante della ditta stessa, che se accetta di continuare vuol dire che il rapporto con l'ente tiene nell'interesse collettivo.