Eletto il neo segretario del Pd giarrese

Anche Giarre ha il suo Matteo Renzi. E’ Dario Li Mura, 24 anni, studente di giurisprudenza, eletto ieri per acclamazione segretario cittadino del Pd , volto giovane su cui il partito punta per rilanciarsi in città. Da Renzi Dario Li Mura però prende le distanze su un aspetto: la sua non sarà una leadership solitaria ma collettiva. 
Alcuni momenti dell'intervento di Li Mura durante il congresso
La sua elezione è avvenuta ieri durante il congresso di partito tenutosi nella sala Messina. Il suo politico ideale è Aldo Moro e a Giarre il neo segretario si prefigge di radicare il partito, creando un’organizzazione articolata sul territorio, anche con un sistema di referenti periferici. Altro aspetto su cui intende puntare è  la comunicazione (anche sui social network) versante su cui il Pd a Giarre è carente. “L’organizzazione del partito - ci ha detto - dovrà raggiungere le frazioni, le periferie e le aree Peep ove sta avvenendo una diseguaglianza nei servizi: il partito si farà portavoce dei diritti lesi”. Per il neo-segretario il Pd a Giarre dovrà realizzare la sua vocazione maggioritaria, sapendo creare una coalizione.
Il congresso era stato preceduto da malumori, poi rientrati. Pochi gli interventi ieri nella sala. Presente anche l’on. Giuseppe Berretta che ha ricordato i momenti difficili vissuti in questo territorio che non ha premiato il partito alle ultime elezioni, per cui adesso occorre ripartire dalla condivisione.
Oltre al segretario è stato eletto ieri anche il coordinamento del partito formato da Irene Leotta, Alfio Cardillo, Rosanna Greco, Salvatore Cantarella, Maria Turrisi, Vincenzo Cubito, Anna Magro, Giuseppe Esposito, Francesca Fresta, Simone Lo Castro, Graziella Strano, Salvatore Vitale, Emilia Cavallaro, Ignazio Maria D’Angelo, Anna Maria Guardalà, Sebastiano Leotta, Giovanni Patanè, Alfredo Spitaleri e Rosaria Caltabiano.
Maria Gabriella Leonardi
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia i 16 marzo 2014

Commenti

Rosaria Caltabiano ha detto…
Un nuovo giro di giostra.
La sensazione che ho provato alla fine del congresso del PD di sabato a Giarre è stata simile ad essere appena scesa da una giostra ad alta velocità: stordita.
Sapevo come sarebbe andata, ma non mi sono sottratta dal partecipare al congresso del PD di Giarre di sabato scorso da buona pecora verde (definizione scaramantica invece che pecora nera, per definire chi sa fare escursioni fuori dal gregge, senza perdersi né abbandonarlo).
Voglio dire che la nota gradevole è stata la presenza dei giovani dirigenti di partito intervenuti .
Io che ne capisco un poco di comunicazione, apprezzo e valuto in senso lato il dibattito e il confronto, soprattutto quello per diretta visione, poco riscontrabile in quella sede. Certo ci sono stati gli spazi formali per poter lanciare proposte alternative, ma è anche vero che bisogna sapersi misurare con il contesto reale e capire che omettere è talvolta una forma di comunicazione più proficua che protestare dissenso. Il mio intervento nel contesto dei lavori del congresso era teso a quell’obbiettivo. Non ho sollevato la soluzione di primarie come avevo preannunciato nella mia lettera aperta: avrei dovuto proporre delle disponibilità non emerse volontariamente. Non ho preteso il commissariamento se ai dirigenti presenti è sembrato tutto procedere in linea con i regolamenti. Contrariamente a quanto era stato lasciato intendere, non avevo accordi personali con alcun capo corrente, quindi ho agito da pecora verde.
Ho cercato di definire le mie emozioni durante i lavori congressuali: isolamento no, perché isolare in politica è impedire che si abbiano alleanze o rapporti con altri. Io non ne ho cercati, quindi nessuno mi ha impedito di averne. Al contrario ho avuto numerosi individuali apprezzamenti. Ho aspettato che sorgessero spontanee alcune considerazioni, che i fatti facessero da propulsore. Ho visto i cervelli accesi e attenti di quanti conosco quando ho avuto la possibilità di osservare gli occhi di tutti, ma insieme ad una sorta di rassegnazione vi leggevo anche la capacità di attendere. Ho deciso che rigettavo la rassegnazione, ma facevo mia la capacità di attendere.
Voglio credere, per la mia pace interiore verso il partito e i militanti autentici nei quali credo, che se ci fosse stata alternativa o che semplicemente si fosse utilizzato il sistema della votazione a scrutinio segreto, i risultati avrebbero raccontato una diversa realtà, anche nel caso l’esito finale fosse stato lo stesso.

Rosaria Caltabiano
Circolo PD di Giarre
Rosaria Caltabiano ha detto…
....continua
Devo anche dire, ahimè, di aver sentito una forte dose di diplomatiche ipocrisie negli interventi succedutesi. A me per prima ricordo la citazione La verità vi farà liberi, anche se pagata con sofferenze. Ma non dispero circa il futuro.
Capisco le licenze poetiche - giornalistiche tese a fare notizia, ma contesto l’incipit dell’articolo “Anche Giarre ha il suo Matteo Renzi”: lo trovo fuori luogo e fuorviante. Renzi era per la rottamazione di logiche di trincerati percorsi politici. Renzi non ha scelto solo giovanissimi tra i suoi collaboratori, perché la capacità non sta nella sola età, ma nella militanza, nel percorso politico, nella formazione culturale. Trovo sia solo un'errata licenza poetica assimilare chi, peraltro ha dichiarato di non avere alcuna appartenenza. Trovo inoltre errato spiegare negli articoli di stampa le” 3 anime principali del PD giarrese”. Ciò non favorisce chi vuole avvicinarsi al PD. Se già prima di entrare, chiunque pensa di doversi schierare con una delle correnti, resta a casa propria. Spero pertanto che la giostra si muova con velocità e con un cambio verso, Che sia accessibile a tutti, che i giostrai (se davvero esistono) sappiano fare un passo indietro e che si parta dai bisogni reali della comunità, che si possa essere un partito trasparente, inclusivo e partecipato.
Per tali ragioni e auspici non ho contestato l’inaspettata e non richiesta inclusione tra i 20 componenti del coordinamento del circolo (che sono certa non è stata decisione volta a farmi essere parte del gruppo per accontentarmi e/o farmi tacere).
Attendo ora la composizione del direttivo che affiancherà più da vicino il segretario. Spero in nuove logiche che possano smentire le supposizioni; mi auguro che sia subito aperta una sede del PD, accessibile costantemente come luogo di confronto fisico, di idee e iniziative condivise; un calendario che preveda ricorrenti delle assemblee di tutti gli iscritti; un PD partecipato e partecipante al miglior governo della comunità.

Rosaria Caltabiano
Circolo PD di Giarre