La proposta, in estrema sintesi, prevede il potenziamento dell’area medica con una adeguata dotazione di personale medico e sanitario al pronto soccorso; l’ampliamento dell’area dell’osservazione breve con posti letto dedicati; il potenziamento della geriatria, l’attivazione della lungodegenza, la funzionalità della diagnostica per immagine; un servizio di cardiologia funzionale alle scelta di privilegiare l’area medica e di integrare sempre più le attività e le professionalità ospedaliere con quelle territoriali. Secondo la Rete è più ragionevole la ridislocazione di parte dei reparti e servizi medici dal presidio di Acireale al presidio di Giarre, tra cui la riabilitazione con posti letto, la gastroenterologia, l’Unità di valutazione Alzheimer.
Andrea La Ganga, presidente de “L’Agorà” ha ricordato le battaglie della Rete e la petizione di 16mila firme in difesa dell’ospedale di Giarre che, come confermò l’allora governatore Lombardo, impedirono la chiusura del nosocomio. Angelo D’Anna ha sottolineato che le richieste della Rete sono state sempre ragionevoli e ha invitato ad attenzionare anche i liberi consorzi dei comuni che avranno competenze anche in ambito sanitario. Salvo Garraffo ha ricordato gli irragionevoli scippi subiti, negli anni, dall’ospedale di Giarre.
La sanità è il primo tema di cui la Rete si occupa ma prossimamente intende portare avanti altre battaglie; una di queste riguarderà i rifiuti.
Maria Gabriella Leonardi
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia il 15 febbraio 2014
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