Le associazione giarresi ritornano a combattere in difesa dell'ospedale


La Rete delle associazioni torna in attività e lo fa per portare avanti una propria proposta di rimodulazione del distretto sanitario. Ieri, nella sede dell’associazione “L’Agorà”, i rappresentanti della Rete hanno presentato il progetto. «L’assessorato regionale  alla salute della regione sta procedendo all’ennesima rimodulazione della rete ospedaliera ai sensi delle norme nazionali che prevedono una ulteriore riduzione della dotazione di posti letto – ha spiegato Ezio Epaminonda di “RiprendiamociLaCittà” -.  La Rete delle associazioni, coordinate dall'associazione “RiprendiamociLaCittà”,  ritiene necessaria una presa di posizione della collettività jonico-etnea. Abbiamo formulato una proposta e stiamo contattando sindaci e presidenti dei Consigli comunali dei Comuni del distretto sanitario di Giarre chiedendo la convocazione delle relative assise consiliari perché si esprimano sulla rimodulazione ospedaliera e sulla nostra proposta. Il passo successivo sarà la richiesta di un incontro con l'assessore Regionale alla Sanità e con il Direttore Generale dell'Asp».

La proposta, in estrema sintesi, prevede il potenziamento dell’area medica con una adeguata dotazione di personale medico e sanitario al pronto soccorso; l’ampliamento dell’area dell’osservazione breve con posti letto dedicati; il potenziamento della geriatria, l’attivazione della lungodegenza, la funzionalità della diagnostica per immagine; un servizio di cardiologia funzionale alle scelta di privilegiare l’area medica e di integrare sempre più le attività e le professionalità ospedaliere con quelle territoriali. Secondo la Rete è più ragionevole la ridislocazione di parte dei reparti e servizi medici dal presidio di Acireale al presidio di Giarre, tra cui la riabilitazione con posti letto, la gastroenterologia, l’Unità di valutazione Alzheimer.
Andrea La Ganga, presidente de “L’Agorà” ha ricordato le battaglie della Rete e la petizione di 16mila firme in difesa dell’ospedale di Giarre che, come confermò l’allora governatore Lombardo, impedirono la chiusura del nosocomio. Angelo D’Anna ha sottolineato che le richieste della Rete sono state sempre ragionevoli e ha invitato ad attenzionare anche i liberi consorzi dei comuni che avranno competenze anche in ambito sanitario.  Salvo Garraffo ha ricordato gli irragionevoli scippi subiti, negli anni, dall’ospedale di Giarre.
La sanità è il primo tema di cui la Rete si occupa ma prossimamente intende portare avanti altre battaglie; una di queste riguarderà i rifiuti.
Maria Gabriella Leonardi
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia il 15 febbraio 2014

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