A Giarre dall'anno prossimo lo scuolabus comunale sarà a pagamento, ma non per tutti

A partire dal prossimo anno scolastico le famiglie che usufruiscono del servizio comunale di scuolabus dovranno versare un contributo di 20 euro al mese per il trasporto del proprio figlio. Un contributo che, come spiega l’assessore alla pubblica istruzione Antonino Raciti, scende a 10 euro per il secondo figlio, mentre il terzo figlio continuerà a viaggiare gratis. Inoltre, il contributo dovrà essere versato solo se il proprio Isee supera i 6mila euro.
Non è solo Giarre che introduce questo contributo: un po’ in tutta Italia i Comuni si stanno adeguando alla volontà del legislatore di limitare la gratuità della prestazione dei cosiddetti “servizi a domanda individuale” alle sole tipologie tassativamente previste dalla legge. E lo scuolabus non è un servizio che il Comune deve effettuare per legge. Non solo. Una recente deliberazione della Corte dei conti sezione giurisdizionale per la Sicilia, la n° 398/2013, chiarisce che i servizi pubblici a domanda individuale sono soggetti a contribuzione da parte dei soggetti fruitori.
Del trasporto comunale degli alunni si è parlato in una seduta della IVª commissione consiliare, presieduta da Angelo Spina, che ha esitato un apposito regolamento per disciplinare il servizio. A Giarre sono oltre un centinaio i bambini che usufruiscono dello scuolabus, cinque i pulmini comunali. «Nel regolamento – spiega il presidente Spina – abbiamo precisato che le quote versate dalle famiglie dovranno essere reinvestite per la sicurezza e l’igiene degli stessi scuolabus e queste somme non dovranno, in alcun modo, essere dirottate in altre spese. Questo al fine di migliorare il servizio. In passato, infatti, vi sono state notevoli difficoltà anche per reperire le risorse necessarie per la pulizia dei pulmini. L’assessore Raciti è stato d’accordo con noi».
«Questo contributo servirà per migliorare il servizio – conferma l’assessore Raciti -. Vorremmo comprare qualche autobus nuovo, migliorare l’assistenza sul pulmino, servire le periferie che non sono servite. Qualche frazione, infatti, è scoperta, in compenso gli scuolabus accompagnano a scuola i bambini degli alloggi di via Carducci che adesso, con le famiglie, sono trasferiti a Fondachello, in alloggi temporanei.
Il contributo è minimo, se la gente contribuisce si potrà migliorare il servizio».
Maria Gabriella Leonardi
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia il 9 febbraio 2014

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